Mese: Dicembre, 2024

Tra Noi 15/12/24 – Anno XXVIII numero 39

  • Oltre la porta, la speranza: la Porta dell’Umiltà
  • Orario delle Confessioni natalizie
  • Orario S.Messe di Natale e Santo Stefano
  • Novena di Natale: la preghiera dell’Alba
  • Pellegrinaggi
  • Anniversari di matrimonio
  • Riunione preparatoria per Cipro
  • Con i nostri occhi
  • Programma giornaliero visite benedizioni natalizie
  • E altro ancora……leggi il notiziario completo

Oltre la porta, la speranza: la Porta dell’Umiltà

V domenica di Avvento
Arriva un momento in cui il grande respiro del Natale si sente vicino, e ci chiediamo se siamo pronti davvero per questa occasione. Allora a questo punto potrebbe prenderci l’affanno, l’ansia delle ultime cose da fare, la fatica di sentirsi in ritardo e di doversi affrettare. Il nostro percorso di Avvento, dopo aver attraversato alcune porte simboliche, ci fa abbassare il capo e riconoscere le lentezze e le distrazioni. Ci fa capire che per quanto Dio si faccia piccolo nel Bambino, noi stessi rimaniamo piccoli e inadeguati alla Sua Presenza. Non a caso, la porta che ci riguarda è detta “dell’Umiltà”.
La facciata della Basilica della Natività a Betlemme (attualmente in Cisgiordania, Palestina) lascia indovinare ancora oggi le tracce dell’antico portale, che con il tempo si è ridotto a una porticina di appena un metro e mezzo di altezza. In tal modo s’impediva di entrarci a cavallo, a protezione del luogo santo. Le dimensioni di questa porticina si rivolgono anche al visitatore odierno: gli dicono, senza parole, che «dobbiamo chinarci, entrare spiritualmente a piedi, attraverso il portale della fede e incontrare un Dio diverso dai nostri pregiudizi e dalle nostre opinioni: il Dio che si nasconde nell’umiltà di un bimbo appena nato».
Questa chiesa, costruita intorno all’anno 330 dall’imperatore Costantino, è uno dei luoghi più sacri della cristianità e si trova a pochi chilometri da Gerusalemme. Dal 2012, è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Nella grotta di piccole dimensioni, pendono quindici lampade appartenenti alle tre chiese che custodiscono questo santo luogo: sei della Chiesa Greca, cinque di quella Armena e quattro della Cattolica Romana, e raccontano che proveniamo tutti dalla stessa origine.
La Porta dell’Umiltà di Betlemme è un caro invito di fede nel Signore, e ci ricorda che nessuno di noi sta al centro del mondo. Ci prendiamo anche il tempo, se ancora non l’abbiamo fatto, di realizzare il nostro presepe casalingo. Dalla prossima domenica potremo già cominciare la benedizione dei bambinelli da collocare poi nella mangiatoia.

Per vedere la mostra “Oltre la porta, la speranza” clicca qui

 

Con i nostri occhi

Domenica 15 dicembre alle ore 10.30 siamo invitati nel salone dell’oratorio per un incontro dedicato al tema della disabilità. Una famiglia ci aiuta a riflettere e approfondire la conoscenza di questa realtà, perché a volte non si sa bene come relazionarsi con una persona disabile o con una patologia: questa vuole essere occasione per parlarne con calma e mettere a buon frutto la condivisione.

Sabatour al Villaggio Crespi, Centrale di Trezzo e Concesa del 23 novembre 2024

Una uscita diversa dalle altre. Non una città d’arte, ma un intero villaggio, anzi un piccolo feudo.
Fine 1800 primi 1900 la famiglia Crespi, industriali tessili, avevano pensato al benessere dei loro operai in un periodo storico dove le condizioni di vita dei lavoratori erano terribili.
Sembra pura fantascienza il loro progetto di offrire delle abitazioni, una scuola, una chiesa, un presidio medico ed anche una piscina. Perfino la sepoltura era compresa nell’offerta del lavoro. Quindi, tutto gratuitamente. Quando la guida spiegava i vantaggi di questo villaggio, sembrava illustrare un altro mondo, considerando il periodo storico in cui era stato realizzato, ma la filosofia dei Crespi era che “se gli operari si trovano bene, lavorano meglio e quindi producono di più”.
Si può pensare che alla fine gli industriali ne ricevessero un tornaconto, ma le alternative in quel periodo erano peggio. Leggi tutto →

Tra Noi 08/12/24 – Anno XXVIII numero 38

  • Oltre la porta, la speranza: la Porta d’Europa
  • Mercatino Caritas
  • Orario delle Confessioni Natalizie
  • Pellegrinaggi
  • Anniversari di matrimonio
  • Riunione preparatoria per Cipro
  • Con i nostri occhi
  • Programma giornaliero visite benedizioni natalizie
  • E altro ancora……leggi il notiziario completo

Pellegrinaggi

Per chi desidera partecipare al pellegrinaggio diocesano a Roma con il nostro arcivescovo, che si terrà dal 14 al 16 marzo 2025, è necessario rivolgersi quanto prima all’agenzia Duomo Viaggi    (tel.02.72599370; www.duomoviaggi.it).
Riguardo al pellegrinaggio a Cipro, c’è  la disponibilità di 3-4 posti, ancora per poco

Sabatour a Crespi d’Adda del 23 novembre 2024

Un’uscita diversa dalle altre. Non una città d’arte, ma un intero villaggio dove la famiglia Crespi, industriali di fine 800, avevano pensato al benessere dei loro operai. In quel periodo era pura fantascienza offrire a loro delle abitazioni, una scuola, una chiesa, un presidio medico e perfino una piscina. Perfino la sepoltura era compresa nell’offerta del lavoro. Quindi, tutto gratuitamente.
Quando la guida spiegava i vantaggi di questo villaggio, sembrava illustrare un altro mondo, considerando il periodo storico in cui era stato realizzato. L’Unesco lo ha definito “patrimonio dell’umanità” nel 1995.
La seconda visita ha riguardato la centrale elettrica, che serviva certamente per la fabbrica, ed è attualmente funzionante per rispondere al bisogno energetico in modo pulito e rispettoso dell’ambiente. La conclusione della giornata è avvenuta nel santuario di Concesa, dove abbiamo conosciuto la sua storia e celebrato la s. Messa.
Grazie agli organizzatori.

Oltre la porta, la speranza: la Porta d’Europa

IV domenica di Avvento
A metà del tempo di Avvento celebriamo la memoria liturgica di sant’Ambrogio, patrono della nostra diocesi, e la solennità di Maria Immacolata. Due momenti di grande respiro e di lieta speranza, due luci solenni che scaldano i percorsi natalizi e ci ricordano che è giunto il tempo di preparare il presepe e la casa intera alla festività della Nascita del Signore. Inoltre, in questa domenica, un’altra porta simbolica ci accompagna all’apertura della Porta Santa del Giubileo: la Porta d’Europa. Si tratta di una grande scultura che si erge per quasi cinque metri d’altezza sul promontorio dell’isola di Lampedusa: è una porta che riflette la luce, come una sorta di faro visto dal mare. Per chi arriva dall’Africa, è la prima cosa visibile dopo aver navigato per lunghe ore, con barconi o gommoni troppo stretti per starci in piedi e troppo fatiscenti per starci vivi. L’opera è il simbolo della rinascita, di una vita possibile dopo quella impossibile vissuta nella terra di provenienza. Questo monumento, costruito nel 1996 dopo un naufragio, è dedicato a tutti i migranti e ai loro viaggi disperati, ai caduti in mare: storie spezzate, genitori rimasti senza figli, figli orfani, amori perduti, speranze disperse, promesse infrante e paure schiaccianti. La porta è un simbolo di passaggio. Aprirla vuol dire varie cose: l’inizio di un nuovo capitolo della propria vita; un momento di rinascita; la possibilità di salvezza da tutto ciò che si è costretti a lasciare dietro; la speranza di un domani migliore. Sempre viva è anche la speranza di tornare nuovamente ad attraversare quella porta, per riagganciarsi alle proprie radici. È dunque la porta di chi si mette in viaggio, di chi cerca una vita migliore, di chi vuole uscire da situazioni difficili e dolorose, di chi naviga nel mare inquieto della vita e ha bisogno di vedere un approdo sicuro.
La vita luminosa di s. Ambrogio e di Maria siano come un faro sicuro. 

Per vedere la mostra “Oltre la porta, la speranza” clicca qui