Mese: Febbraio, 2025

Tra Noi 02/03/25 – Anno XXIX numero 9

  • L’imposizione delle ceneri e gli esercizi spirituali  per cominciare la Quaresima
  • Udite, Udite! Gran Carnevale in Oratorio
  • Un pellegrinaggio cittadino
  • Giornata insieme IV elementare
  • Memoria dei defunti
  • Inizio percorso II elementare
  • Esercizi Spirituali della parrocchia
  • Pellegrinaggio al Sacromonte
  • Prima settimana culturale
  • E altro ancora……leggi il notiziario completo

Pellegrinaggio al Sacro Monte di Varese

Si rinnova la tradizione di concludere gli esercizi spirituali con il cammino della via crucis fino al santuario di Santa Maria del Monte. Andremo con le altre parrocchie della città.
– Partenza ore 7.00 (luoghi da definire); salita al Sacro Monte (per chi fatica a camminare è prevista la possibilità di salire col pullman).
– Ore 10.00 S. Messa in Santuario.
– Il rientro a Cinisello è previsto per le 12.30.
– Costo 20€. Iscrizioni in sacrestia in orario pomeridiano (ore 16.00-18.00), entro domenica 9 marzo (e comunque fino ad esaurimento posti).

L’imposizione delle ceneri e gli esercizi spirituali per cominciare la Quaresima

Domenica prossima comincia il cammino forte della quaresima verso la Pasqua. La chiesa propone subito un gesto penitenziale, ovvero l’imposizione delle ceneri: esse ricordano la caducità della vita, il pentimento, l’umiltà, la conversione, ma anche la rinascita.
Cenerentola si chiamava così perché era la persona “addetta alla cenere del camino”; però alla fine della sua storia si riscatta e manisfesta la sua bellezza.
La mitologia antica credeva che dalle ceneri rinascesse la Fenice, cioè il simbolo della morte e della resurrezione.
Dalle ceneri della nostra vita (peccati, fallimenti, tradimenti, umiliazioni, persecuzioni etc.) può rinascere, con il soffio della Grazia, una vita nuova.
Il vescovo don Tonino Bello scrive così in una lettera: “Carissimi, cenere in testa e acqua sui piedi.
Tra questi due riti, si snoda la strada della Quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri… La cenere ci bruci sul capo, come fosse appena uscita dal cratere di un vulcano. Per spegnere l’ardore, mettiamoci alla ricerca dell’acqua da versare sui piedi degli altri. Pentimento e servizio. Binari obbligati su cui deve scivolare il cammino del nostro ritorno a casa. Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo. Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi”.

Il nostro decanato propone, come ogni anno in questo periodo, gli “esercizi spirituali” che sono anzitutto una ripresa del tempo di preghiera, di ascolto, di silenzio.
Il tema comune riguarda la Misericordia, sulla scia del percorso di conversione giubilare.
Siamo tutti invitati a partecipare in modo da disporre già il cuore ad una Quaresima profonda.

Esercizi spirituali parrocchiali: le parabole della misericordia

Cominciamo il tempo di Quaresima con un gesto di grande grazia: gli “esercizi spirituali” sono come una ripresa coraggiosa della vita spirituale, che invita a rinforzare il rapporto con il Signore: vuol dire organizzare nuovamente il ritmo della preghiera quotidiana e dell’ascolto personale.
Con questo programma:
da lunedì 10 a giovedì 13 l’invito è alle lodi mattutine (ore 6.45) e al vespro (ore 18.30);
dopo le S. Messe dal 10 al 14 (ore 9.00-9.30 e 18.45-19.15) è tempo di adorazione eucaristica.
venerdì 14, ore 8.30 e 18.00 via crucis in chiesa; ore 21.00 preghiera decanale.
sabato 15, pellegrinaggio decanale al Sacro Monte.

Prima settimana culturale: il racconto della misericordia

Che spazio ha la misericordia nella nostra società? Ha il senso del buonismo e del “permettere tutto”, oppure ha dentro di sé la forza della compassione e la capacità di affrontare dei seri percorsi di riconciliazione?
Ce lo chiediamo attraverso queste tre occasioni:


Martedì 18 marzo, ore 21: il caso Giuda, monologo teatrale di Angelo Franchini.
Mercoledì 19 marzo ore 21: Le sette opere di misericordia (opera di Caravaggio) con don Danilo e Pierluca Coletta.
Martedì 25 marzo ore 21: Dialoghi di pace, lettura del messaggio di pace di Papa Francesco con la partecipazione del Coro Polifonico Gymnasium Harmoniae.

Riunione Consiglio Pastorale Parrocchiale del 12 febbraio 2025

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito nel saloncino Paolo VI mercoledì 12 febbraio 2025 alle ore 20.45, come da convocazione inviata a CPP e CAEP, per affrontare i seguenti argomenti:
1)     Relazione parrocchia / decanato: prospettive e proposte. A partire dalla riflessione fatta nella precedente riunione del Consiglio, come possiamo rafforzare le relazioni e la collaborazione con le parrocchie vicine?
2)      Le commissioni del nostro CPP: come stiamo lavorando. Facciamo il punto della situazione e, in particolare, decidiamo anche come e quando organizzare il Giubileo di quartiere (aperitivo?).
3)     La linea spirituale dei tempi liturgici: un commento sull’Avvento trascorso, proposte per Quaresima e Tempo Pasquale. Così come per l’Avvento il tema che ci siamo posti era “Le Porte”, il tema per la prossima Quaresima potrebbe essere “L’urlo”?
Se inteso come l’espressione di una sofferenza o  disagio talmente forti da far mancare voce per essere espressi, a quali disagi o sofferenze dobbiamo fare spazio e porre ascolto? Quale segno proporre a significare la Speranza che nasce dal Tempo Pasquale?
4)      Lavori in corso: ipotesi sistemazione cancellata di via Segantini.
Nell’eventualità di poter accedere ad una quota del finanziamento fondo 8% anno 2025, tra gli interventi più urgenti, questo potrebbe essere quello a cui dare priorità.
5)      Varie ed eventuali.

Leggi il Verbale

Inizio percorso II elementare

È cominciato il percorso dei bambini per il I ciclo di Iniziazione Cristiana.
Nei primi quattro incontri sono coinvolti specialmente i genitori.
Il prossimo appuntamento sarà domenica 16 marzo alle ore 15.30. Per chi non l’avesse già fatto, potrà iscrivere il figlio/a in questa occasione.

Pellegrini di speranza a Cesano Boscone

PORTA GIUBILARE DELL’ISTITUTO SACRA FAMIGLIA

È un lunedì 17 febbraio 2025 quando il gruppo Caritas e il gruppo Missionario partono insieme per Cesano Boscone, all’istituto Sacra famiglia che ospita una porta giubilare e il nostro caro don Luigi. All’arrivo il primo colpo di scena: don Luigi non si trova. Dove sarà? Lo cerchiamo ovunque fino a scoprire che lui ci aspettava già nella chiesa giubilare. In realtà passiamo la prima parte della mattinata nella chiesetta dei sacerdoti ospitati. Don Luigi ce ne fa una presentazione, ci racconta l’importanza storica di questo Istituto voluto da don Domenico Pogliani di cui è attiva la causa di beatificazione: in un tempo in cui i disabili venivano tenuti in casa quasi nascosti, lui li ha raccolti per offrirgli la possibilità di crescere. Don Luigi ci racconta che qui ha tempo abbondante che riempie con la preghiera, l’ascolto, il silenzio, la lettura. Dopo una solenne introduzione di Ornella e la preghiera del Rosario c’è spazio per un’intervista con lui, una sintetica narrazione della sua storia.
Giovanna pone una domanda sulla sua vocazione: don Luigi ci racconta che entra in  seminario a 11 anni ma non aveva ancora chiaro cosa volesse fare della sua vita, aveva tuttavia una simpatia per il suo prete dell’oratorio don Emilio Capriotti, morto centenario; di lui ricorda la confessione frequente una volta alla settimana, l’accoglienza di sua sorella Franca, la porta aperta di casa. Poi negli anni successivi ha chiarito la sua scelta e, ora, ha raggiunto il traguardo dei 60 anni di sacerdozio.
Ricorda anche la sua nonna Candida, che gli ha insegnato il rosario in quarta elementare, nella cucina di casa e da allora lo prega tutti i giorni. Ricorda anche la sua mamma che con la sua famiglia l’ha sempre accompagnato. Una seconda domanda riguarda le sue parrocchie: nella prima di Cesano Boscone è rimasto tredici anni, come vicario dell’oratorio e confessore delle suore proprio dell’Istituto, che a quel tempo facevano un servizio eroico con turni continui, di giorno e di notte. Poi a Cusago per 20 anni come parroco. Infine a Cinisello: il giorno che l’arcivescovo l’ha convocato c’era anche Don Danilo, entrambi hanno scoperto insieme di essere destinati nella stessa parrocchia. La terza domanda riguarda l’esperienza vissuta dell’ospedale Bassini, e la vicinanza con la malattia. Racconta che a stare con i malati c’è solo da imparare, si diventa umili. Da loro si va con il sorriso e la simpatia, nessuno l’ha mai rifiutato. Ora lui ha un letto con le sbarre per non cadere di notte, perché c’è il rischio di stare male. Prima della domanda successiva entra nella chiesa un altro prete, don Mario, 92 anni, che è stato il confessore di Carlo Acutis.                                     Niente meno!!!
Continua l’intervista. Ci rFrate Raffaeleacconta i cambiamenti che ci sono stati nella chiesa. Don Luigi ha vissuto il tempo del concilio nel seminario, ha percepito i cambiamenti ma non è mai stato un contestatore, davano fastidio le critiche. Al contrario ha vissuto serenamente, fatto amicizia buone e la confessione è stata la sua missione principale.
Persino ieri è rimasto con una persona per più di due ore. È tanto, ma almeno si è sfogato. Ultima domanda, sul giubileo. Don Luigi ricorda il suo viaggio a Roma con la parrocchia. Nella cappella Sistina sulla sinistra c’è una porticina sempre chiusa, don Emilio ha chiesto di aprirla per il suo cinquantesimo. Si tratta della stanza del pianto, dove i papi si recano appena dopo le elezioni per provare il vestito bianco.
Don Luigi è entrato ma non ha provato la veste, tuttavia uscendo era radioso, come trasfigurato. L’intervista finisce perché arriva frate Raffaele, che ci accompagna in chiesa. Lui è stato per otto anni in Tailandia.
Nella chiesa completiamo la mattinata con i gesti giubilari: abbiamo visto un video che racconta la storia di quest’ambiente, abbiamo pregato davanti all’Eucaristia, rinnovato il credo e il battesimo, contemplato la croce fiorita, compiuto un gesto di carità per il reparto Santa Maria Bambina, che include ragazzi disabili. Salutiamo infine don Luigi e lo lasciamo tornare al suo pranzo, accompagnandolo con regali mangerecci e il gioco delle carte e della tombola, così da potersi anche divertire un po’ coi suoi compagni in struttura.  È stata solo una mattina, ma che mattina!
                                                                                                      Don Andrea
                                                                                                   

Tra Noi 23/02/25 – Anno XXIX numero 8

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  • Rendiconto economico parrocchia gennaio 2025
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Pellegrinaggio a Cesano Boscone

Don Luigi

Si potrebbe pensare che non sia una meta che richiami milioni di pellegrini e di devoti, eppure lì c’è una chiesa con la porta giubilare, che si presta bene per una mattina da dedicare alla vita spirituale: infatti il gruppo missionario e la Caritas decidono di recarsi proprio lì. Per l’esattezza si tratta dell’istituto Sacra Famiglia, luogo storico di accoglienza. Ci accorgiamo che lo Spirito ha soffiato davvero forte per l’inclusione e la cura delle persone con disabilità in tempi in cui non esistevano attenzioni e premure per loro. Oggi raccoglie altre persone con diverse fragilità, tra cui il reparto dei sacerdoti anziani, dove conosciamo il confessore di Carlo Acutis. Abbiamo naturalmente un grande piacere a rivedere don Luigi, condividere la preghiera del rosario e una conversazione spontanea,visitare la chiesa attraverso la porta. Ci guida frate Raffaele, missionario in Thailandia. Una mattina semplice, però incisiva. Riportiamo alcuni commenti.

Ci ha fatto veramente molto piacere incontrare don Luigi, nonostante un po’ di fatica è sempre lucido e profondo nelle sue riflessioni. Ci ha colpito anche la frase di frate Raffaele “Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo” contro la frenesia del nostro tempo.

È stata una mattinata densa di emozioni, dall’incontro con don Luigi al percorso giubilare guidato e meditato nella chiesa della Sacra Famiglia in Cesano Boscone.

È stato emozionante ritrovare don Luigi. Certo è un po’ più lento nei movimenti, ma l’espressione arguta e buona è sempre la stessa. Bello il percorso giubilare, guidato da frate Raffaele.

Pensare a don Luigi vuol dire emozionarsi: per tutti noi era una certezza, le sue riflessioni un punto da cui ripartire. La sua semplicità nasconde una fede profonda ed un sereno abbandono e trasmette tranquillità. La mattinata è stata ancora più intensa grazie al percorso spirituale nella chiesa giubilare della RSA, con momenti di preghiera. Torniamo a Cinisello sicuramente arricchiti e più sereni.

Per leggere la cronaca di don Andrea e vedere le foto clicca qui