CRONACHE DA SAN PIO X (settembre – dicembre 2021)
Ricordare il percorso compiuto è importante non solo per la memoria, ma anche per la gratitudine. Inoltre, la radice del verbo ricordare significa “riportare al cuore”, segno dell’amore scambiato, e in quanto tale il passato continua a vivere e portare frutto. Consideriamo qui alcune situazioni condivise nella nostra comunità.
1. Avrete forza dallo Spirito Santo: una spinta per ripartire
Le ripartenze in una comunità sono spesso imprevedibili, specialmente quando ci sono cambi significativi e le restrizioni vigenti limitano le aperture: eppure la nostra parrocchia reagisce con vivacità e voglia di rimettersi presto in cammino.
Si succedono così delle occasioni di rilancio: l’anniversario della parrocchia con il saluto a don Emilio, il torneo di calcio della Serenissima e una divertente serata di scenette; la festa dell’oratorio con il mandato degli educatori, i giochi preparati dagli ado e l’elegante sfilata delle “quattro stagioni”; la celebrazione della Confermazione, con il ritiro di ragazzi (102) e genitori; l’ingresso ufficiale di don Andrea, nella giornata missionaria, le castagne e un canto nuovo (Mille passi più uno). Insieme alla ripresa delle attività ordinarie, i percorsi di catechesi e gli incontri preado/ado, la scuola di musica e l’apertura controllata dell’oratorio.
2. Accogliamo suor Giovanna!
É arrivata come un dono gradito, ancora di più perché inaspettato, come le buone sorprese. Così partecipando alle attività di catechismo, alle celebrazioni, alla visita e la benedizione delle famiglie, suor Giovanna fa il suo ingresso nella nostra comunità e si aggiunge alla presenza di suor Donatella, che accompagna il gruppo ex allieve. É un segno di continuità con l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
3. La parola amore esiste: il corso in preparazione al matrimonio.
Il cammino per le coppie che decidono di sposarsi non è solo un fatto privato, ma ci riguarda da vicino: fa pensare a come poter aiutare le nuove generazioni a scegliere di amarsi e mantenere le loro promesse nonostante le difficoltà.
4. La carità non finisce mai.
L’attività ordinaria della nostra Caritas parrocchiale; il banchetto missionario; la rivista Scarp de’ tenis; la vendita dei calendari francescani; il banchetto Cumse; il mercatino natalizio per la Caritas; la raccolta pro-Burundi; la Colletta Alimentare; la vendita di mele, cipolle, castagne in favore del Vispe e della comunità OMG di Borgotaro. Sono tutti piccoli campanelli che ci aggiornano sulle attuali povertà.
5. Le formiche si misero insieme e sollevarono l’elefante.
Cominciamo a grattare i piedi al debito della parrocchia… É una cifra consistente, che ha destato sorpresa, ma anche senso di responsabilità e di appartenenza alla comunità. A questo si aggiunge il banchetto di torte per sistemare il campanile. Fa pensare che è opportuno inventarsi attività, come la vendita delle zucche, per aiutarci ad uscire dalla “zona rossa”: questo ci renderà creativi.
6. Verso Natale, il Bambino e i bambini: nati dall’amore.
La festa della nascita di Nostro Signore ha una remota preparazione: la messa nell’oratorio per i bambini; la parete per i presepi disegnati dai ragazzi; i laboratori creativi e i primi passi del coretto; la consegna della Sacra Scrittura al gruppo del II anno; il ritiro dei preado; le recite natalizie della nostra scuola dell’infanzia e dei nostri adolescenti (con il gruppo CAOS); la vicinanza delle famiglie, che tra tanti impegni, sono disponibili al dialogo e alla presenza. Sono segni di attenzione e di cura al mondo dei piccoli.
7. Le benedizioni e la visita delle famiglie.
Una scelta un po’ esposta in questi tempi di prudenza. Eppure questo incontro è atteso, appunto come una benedizione, un segno semplice per ricordare che Dio continua a benedire il suo popolo. Con un bel ringraziamento per chi ha bussato a tante porte, per i moltissimi che hanno aperto, per chi ha accompagnato, per chi ha collaborato con la sua offerta.
8. Maria Cristina Cella Mocellin, una venerabile cinisellese.
Una donna della nostra città ha compiuto un gesto eroico che, insieme ad altre virtù, la Chiesa riconosce con decreto pontificio del 30 agosto 2021. Una mamma, della vicina parrocchia Sacra Famiglia, ma soprattutto nostra concittadina, che ha camminato per le nostre strade, diventa luce per il mondo. Offre a tutti il segno che i nostri gesti, perfino nascosti, non passano inosservati, e quando sono grandi, lasciano il segno.
9. Tra i defunti.
Ricordiamo la persona di Settimo Buratti, che ha raggiunto la Casa del Padre, ritrovandosi con gli altri fondatori della parrocchia che l’hanno preceduto e tanto hanno contribuito per la nascita della comunità. Un ricordo che acquista significato soprattutto come ringraziamento per tutto il bene di cui, anche attraverso questi uomini e donne, il Signore ci ha fatto dono. Riprende anche la commemorazione di tutti i defunti durante la Messa delle 21.00 ogni primo lunedì del mese.
10. La scuola parentale ecumenica.
Ha cominciato a muovere i primi passi questa esperienza scolastica, che riguarda un piccolo gruppo di ragazzi, ospitati nei nostri spazi parrocchiali. La scuola accoglie ragazzi provenienti da famiglie di diverse tradizioni cristiane (cattolica, ortodossa e copta) e rappresenta occasione per sviluppare un percorso ecumenico rispondendo ad una concreta esigenza di queste famiglie.
Ricordiamo dunque, riportiamo al cuore questi passi compiuti, così che ci daranno gusto e forza per compierne altri.
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