Don Antonio Perego

Sacerdote SalesianoDon Antonio Perego

Nato a Besana Brianza il 24 febbraio 1924.
Morto a Sesto San Giovanni il 7 gennaio 1992.
Prima Professione Religiosa a Montodine (CR) nel 1950.
Ordinazione Sacerdotale a Monteortone (PD) nel 1960.
Primogenito di papà Giuseppe e mamma Elisa Viganò.
Terminata la scuola elementare comincia a lavorare prima come garzone presso un panettiere di Valle Guidino, una frazione di Besana Brianza, e poi come garzone di un salumiere.
Compiuti i 14 anni entra alle Officine Citterio come operaio apprendista, e vi rimane per 3 anni, nel frattempo frequenta le Scuole Professionali Serali di Disegno.
A 17 anni entra alla Falk di Sesto come disegnatore e vi rimane per 4 anni durante il periodo della guerra (1941-1945). Nel tempo libero non manca di dare un aiuto al papà nel lavoro dei campi.

In questo periodo si iscrive al Comitato di Liberazione Nazionale ed alla Camera del Lavoro di Milano, si impegna quindi nell’ambito della resistenza e del sindacato, con tutti i rischi conseguenti.

Conclusa finalmente la guerra, nell’estate del 1945 entra nella Casa Salesiana di via Copernico come “figlio di Maria”.
Riprende quindi gli studi e chiede nel 1949 di essere ammesso come chierico al noviziato.
A Nave dal 50 al 53 completa gli studi filosofici.

Nel 1955 esprime i Voti ed inizia gli studi di teologia presso lo studentato di Monteortone, ma viene richiamato poco dopo per essere dirottato alla casa di Arese, dove l’Ispettore gli chiede il sacrificio di un ulteriore anno di tirocinio per far fronte ad una necessità dell’Istituto.

L’anno dopo può riprendere gli studi, completati i quali, il 24 maggio del 1960 viene ordinato sacerdote dal Vescovo di Padova Mons. Girolamo Bortignon.

Per trent’anni lavora per i ragazzi, all’impegno nella scuola di Sesto San Giovanni, si affianca subito il servizio alla Parrocchia di San Pio X in Cinisello, che prosegue fino alla morte improvvisa, che lo coglie nell’Istituto di Sesto mentre è in maniche di camicia, al lavoro con i suoi ragazzi.

Di lui il Parroco Don Luigi Arienti ebbe a scrivere: “Caro don Perego, per me lei è più che un amico per quanto ha fatto in tanti anni che ci conosciamo, e credo di non sbagliare a dire che non riuscirei a raccogliere in un libro fatti e avvenimenti che sono una sincera testimonianza del bene ricevuto . Per la comunità di San Pio X penso che il suo ricordo di tanto bene è scolpito nel cuore di ogni parrocchiano”.

Proverbiali le affettuose e formidabili pacche sulle spalle che appioppava agli amici che gli capitavano a tiro, il suo sfregarsi le mani con rumorosissimo schiocco delle dita mentre era in sacrestia in attesa dell’inizio della S. Messa, le sue violente sfuriate quando gli capitava di arrabbiarsi, le sue fragorose risate, la sua scarsa diplomazia e l’abitudine ad affrontare in modo diretto i problemi senza troppi giri, ma anche il sorriso e lo sguardo aperti e sinceri, disarmanti, e la sua costante presenza ed illimitata disponibilità ad aiutare tutti, soprattutto i ragazzi … insomma, un vero Prete Salesiano!