Compagnia Teatrale C.A.O.S. – Storia

La  piccola storia di un grande teatro Saranno famosi 016

Fin dagli albori della parrocchia, una compagnia teatrale a S. Pio X c’è sempre stata. Anzi, due, una maschile e una femminile, perché negli anni ‘60 il “promiscuo” era universalmente ritenuto piuttosto “sconveniente”.

Le ragazze, sotto la guida di suor Rosilena prima, poi di suor Marcella e di suor Rita, si esibivano per la ricorrenza di S. Agnese e per la festa della mamma. Quel palco nel salone sotto l’asilo parrocchiale, costruito con l’aiuto di tanti volontari (il sig. Giuseppe Merone aveva regalato materiale e manodopera di tappezzeria), per le ragazze esercitava un fascino speciale.

I ragazzi invece, guidati dalla sapiente regia del sig. Angelo Cattaneo assistito dal sig. Settimo Buratti, disponevano di una pedana nel saloncino sotto quella che è la vecchia chiesa (odierno oratorio) con una tenda pesante che fungeva da sipario.

Nel corso degli anni l’attività si ampliava e perfezionava, finchè suor Rita Mariani (l’infaticabile suora che, oltre alle mansioni di maestra d’asilo, seguiva le ragazze in oratorio, faceva catechismo, curava l’orto dietro la scuola materna, coordinava la raccolta della carta straccia e del ferro vecchio, aiutava chiunque avesse bisogno, ecc. ecc.), sfidando le perplessità del parroco don Luigi Arienti, s’inventò che era giunto il momento di mettere in piedi una compagnia teatrale promiscua: erano gli anni 70.

L’amicizia di suor Rita con i “Legnanesi” permise di mettere in scena sketch notevoli e copioni teatrali di alta qualità. In quel periodo si fece poi avanti il sig. Osvaldo Ranzani, che venne in aiuto di Suor Rita e prese le redini di quella che nel frattempo era divenuta la “Compagnia Filodrammatica S. Pio X”, portandola in tournèe anche nei paesi limitrofi. Lo spazio della vecchia chiesa, resosi disponibile dopo la costruzione della nuova (e attuale) chiesa, grazie al grande lavoro di suor Rita e di tanti volontari, venne trasformato in teatro e lì fu possibile ampliare e organizzare l’attività: la compagnia raggiunse un organico di una ventina di artisti che con il “fervore dell’arte” divertivano e si divertivano, arrivando perfino a comparire in televisione con Telebergamo, che trasmise la loro commedia “Quel simpatico zio parroco”.

Ma negli anni ’80, improvvisamente una notte il salone prese fuoco e il teatro andò letteralmente in fumo, assieme ai sogni di tanti ragazzi e di tanti volontari che avevano contribuito alla nascita della compagnia teatrale: senza uno spazio per lavorare, la compagnia dovette interrompere bruscamente le proprie attività.

Finchè nell’ottobre del 1987 successe che a qualcuno, stanco di vedere alcuni ragazzi che frequentavano marginalmente l’oratorio senza riuscire a inserirsi in alcun gruppo e che passavano pomeriggi a oziare seduti sui gradini della chiesa, venne l’idea che occorreva porre fine a quei ricorrenti sit-in davanti alla chiesa. Fu allora che un gruppo di mamme (ex-allieve salesiane), decise di proporre a questi ragazzi di fare un salto verso l’alto: dai gradini al palcoscenico. La proposta venne accolta, così iniziò la nuova avventura e nacque la compagnia C.A.O.S.

La scelta del nome C.A.O.S. (compagnia amicizia Oratorio S.PIO X) fu proposta dagli stessi ragazzi che, dopo il primo esordio con “Equivoci di una notte”, presero a organizzare rappresentazioni con una media di tre testi l’anno. I componenti della compagnia divennero in breve tempo numerosi (circa 25), i copioni teatrali erano rimaneggiati, talvolta stravolti, per dare la possibilità a tutti di recitare. Musical, recital, testi drammatici e commedie, nulla poteva ormai fermare “il fuoco dell’arte” che si fece conoscere al Martinelli, all’ospedale Bassini, al Beccaria, alle Clarisse di Trevi, all’oratorio di Senago e al Teatro Pax.

In parrocchia attorno agli anni 90 c’era anche un altro gruppo, che sotto la regia del sig. Ivo Bucciarelli (un vero professionista del teatro), proponeva alla comunità rappresentazioni teatrali sulla base di testi religiosi in occasione dei principali eventi liturgici (veglie di Natale e Pasqua). Fu così che, raccogliendo l’eredità di questo gruppo, la compagnia C.A.O.S., assieme al repertorio “leggero” iniziò a mettere in scena anche rappresentazioni di carattere sacro.

I primi ragazzi che dettero vita alla compagnia ora sono sul palcoscenico del mondo, hanno famiglia e figli, hanno lasciato il posto ad altri ragazzi, i quali a loro volta hanno lasciato il posto ad altri … e così via … . Facendo un conto veloce sono oltre cento i ragazzi che sono stati coinvolti in questa attività.

 Oggi la compagnia CAOS ha un programma annuale che comprende: Musical Don Bosco 016

  • un intrattenimento in oratorio con sketch, musica e barzellette in occasione della festa di don Bosco, a gennaio;
  • un paio di drammatizzazioni di carattere liturgico per la veglia del Venerdì Santo e quella di Natale;
  • una rappresentazione teatrale attorno al mese di maggio.

La compagnia inoltre organizza e cura l’allestimento di:

  • Rassegna “Artisti sotto le stelle”, spettacolo che va in scena tradizionalmente in occasione della festa parrocchiale della Madonna, che coinvolge tutta la comunità in un’appassionante competizione artistica per persone da zero a 100 anni;
  • “Sfilata di Moda”, simpatica passerella dei giovani dell’oratorio che da alcuni anni è diventato un appuntamento fisso in occasione della festa patronale.

 Dove ci trovate? In oratorio, ovviamente, ogni domenica sera!