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Echi da Cipro

Il viaggio appena concluso merita di essere raccontato: ci sarà un’occasione per una presentazione abbondante, ma intanto ecco alcune brevi considerazioni dei
partecipanti:

Grazie infinite per la condivisione, la fraternità, la preghiera: riprendiamo carichi di riconoscenza a Dio Padre e a ciascuno.

Abbiamo trascorso delle bellissime e indimenticabili giornate insieme. Sono volate via come le pagine di un libro ricche di emozioni e di sapere!

Cullato dalle onde del mare, immerso in una storia millenaria è stato come abbandonarsi all’ abbraccio vostro e di questa meravigliosa isola. Vi ringrazio per le molte attenzioni!

Era il mio primo pellegrinaggio in grande stile, il primo volo della mia vita, la prima volta in una moschea. Queste e altre cose mi hanno fatto emozionare: la città fantasma, la casa di Dioniso, tutte le chiese che abbiamo visitato (ognuna con suoi particolari), le messe celebrate nei posti più belli…

È stato bello condividere ogni giorno la preghiera e lo stupore per le cose belle viste e i panorami unici! In queste occasioni penso che l’uomo può collaborare con Dio per rendere bella la nostra Terra! Da solo, invece, può distruggerla!

Paesaggi con colori pazzeschi che ancora mi riempiono gli occhi e tanta bellezza nei luoghi visitati. Non sono mancate riflessioni che custodiremo e le condivisioni che sicuramente mi hanno arricchita.

Mi sembra strano non sentir parlare di Impero Ottomano, di Cristo pantocratore, di ciprioti turchi, di nozioni storiche che abbiamo ascoltato e le molte contraddizioni politiche del paese. È stato bello nei momenti di svago ascoltare alcuni racconti di vita!

Sabatour a Cremona – 29 marzo 2025

Ore 7.30 Partenza da Via Tiziano
Visita guidata del centro: Cattedrale, Battistero (esterno), Torrazzo, Palazzo comunale. Tempo libero per acquisti.
Ore 13.00 pranzo al ristorante il Palio dell’Oca (risotto/tortelli zucca: scegliere all’atto dell’iscrizione)
Ore 14.30 visita all’ Academia Cremonensis (dimostrazione di come si realizza un violino) Trasferimento al Santuario  Beata Vergine della Misericordia di   Castelleone (chiesa giubilare): visita e  S. Messa (h 17.30). Rientro a Cinisello.
Costo 60 euro.    Iscrizioni entro l’8 marzo e fino ad esaurimento dei posti.
Orari: mercoledì 19 febbraio (dopo le ore 10.00); giovedì 20 e venerdì 21 (ore 9.00 e ore 16.00) e settimana seguente.
In caso di rinuncia, senza sostituzione, verrà trattenuto il costo del pullman.

Cassoeula domenica 23 febbraio

L’invito a condividere il pranzo domenicale a base di “Cassoeula, polenta e zola”    è per domenica
23 febbraio alle 12.30, su prenotazione al bar dell’oratorio entro il 19/2. Costo € 20 (menu completo sul volantino).   

Inizio percorso II elementare

Comincia il percorso dei bambini per il I ciclo di Iniziazione Cristiana. Nei primi quattro incontri sono coinvolti specialmente i genitori. Il primo appuntamento è domenica 16 febbraio ore 15.30.
Chi non l’avesse già fatto, potrà iscrivere il figlio/a in questa occasione.

Un pellegrinaggio cittadino

La proposta è anzitutto per bambini e ragazzi che partecipano al catechismo, con le loro famiglie, ma è accessibile a tutta la nostra comunità. Si tratta di raggiungere le altre sei chiese della nostra città, più Regina Pacis di Milanino. Un percorso alla scoperta delle comunità locali, da compiere soprattutto a piedi, anche suddiviso in più giornate.
In sacrestia è disponibile per questo una credenziale, una “carta del pellegrino”, da completare con gli
adesivi per ogni comunità raggiunta.

Per la serie “Pellegrini di speranza”

Venerdì 21 febbraio, fino a domenica 23 il gruppo dei preado di II media compirà il suo pellegrinaggio ad Assisi, con gli altri oratori di Cinisello. Gli stiamo vicini e li affidiamo ai santi Francesco e Chiara.

Cronache di San Pio X: settembre-dicembre 2024

Registriamo in poche righe alcuni istanti vissuti insieme, con l’intenzione di custodire nella memoria la vita e la fede condivisa.

Questo è il racconto che riguarda la nostra comunità: una cronaca non nera, bensì multicolore, che rimane affidata a ciascuno di noi.

  • Settimana settembrina: cominciamo a radunare i bambini della catechesi, in giorni sereni prima dell’inizio della scuola. Scopriamo la figura bella di san Filippo Neri sulle note di una canzone che già ci rallegra.
    Ci accorgiamo di quanta cura la nostra comunità dedica ai piccoli?
  • Pellegrini di speranza: la nostra festa patronale di San Pio X e l’inizio dell’anno d’oratorio sono legati al lancio del Giubileo. Viviamo questi giorni con affettuosa partecipazione di tanti amici, una cucina che raccoglie tutte le età e sforna prelibatezze per molti. “Camminare” è un verbo da compiere a piedi, simbolicamente dalla chiesa Regina Pacis. Scopriamo gli scacchi viventi, la sfilata delle stagioni, il racconto dei vari pellegrinaggi.
    Ci sentiamo portatori di speranza?
  • Esploratori dello spazio: il tema centrale della scuola dell’infanzia stimola i nostri piccoli ad educare il cuore al mondo più grande di noi, viaggiando in un cielo pieno di stelle e di sogni grandi. Ma si osa ancora guardare in alto?
  • Un banchetto per tutte le genti: il mese missionario comincia con l’anniversario di s. Teresa di Lisieux (della serie “persone come opere d’arte”) e la preghiera dei vesperi missionari. Continua poi con il racconto delle tre voci missionarie (persone vicine a noi con il cuore aperto al mondo), la veglia in Duomo e il pranzo pro OMG, il banchetto pro missioni e un bel film.
    Basterà questo per uscire dal nostro metro quadrato personale?
  • Semi e frutti dello Spirito Santo: celebriamo tre turni di Cresima dopo il ritiro spirituale a S. Eusebio e comincia il nuovo gruppo dei Preado 1. È il sacramento della fierezza cristiana.
    Che frutti ha prodotto in noi il dono dello Spirito Santo?
  • Preferisco il Paradiso: una musica ci contagia durante le giornate insieme dei gruppi di catechesi, con la celebrazione delle prime confessioni e la “consegna” della Parola di Dio. Spunta sull’altare anche la barca di Pietro. Grazie alla creatività dei catechisti! La castagnata è gustosa cornice a occasioni che riuniscono anche i genitori.
    Sappiamo riconoscere la bellezza quando la incontriamo? 
  • Essere dono: il percorso degli ado incontra realtà che spingono ad uscire da sé e dal proprio mondo piccolo. Si parla di Bangladesh, Senegal, Afghanistan e tanta carità. I tre giorni a Tortona e Genova ci aprono la porta della casa della Divina Provvidenza di don Orione e inaugurano i pellegrinaggi giubilari a gruppi.
    Siamo pronti per gesti grandi?
  • Pane e Parola: il corso di formazione rivolto ai ministri dell’Eucaristia e ai lettori, insieme con la partecipazione delle parrocchie del decanato, fa scoprire temi inediti. La Grazia Divina passa da chi offre le mani e la voce, e percorre i cuori in grande silenzio.
    Abbiamo nel cuore gratitudine per chi offre un servizio alla comunità?
  • Peppone e don Camillo: i due popolari personaggi creati dalla penna di Guareschi sono lo spunto per il caffè letterario e per il Sabatour a Brescello, caratterizzato da tanta pioggia e tanto gusto. Anche la visita al Villaggio Crespi ci porta dentro una storia mai abbastanza nota.
    Valorizziamo l’importanza della memoria?
  • Santificarsi con la pulizia: la storia umile di S. Martin de Porres nobilita chi pulisce la nostra chiesa ogni venerdì mattina e naturalmente apre l’invito a rendersi disponibili. È importante però anche che ognuno si impegni a mantenerla pulita!
    Ci sentiamo tutti responsabili in questo?
  • Il dono: le occasioni condivise con le associazioni del territorio ci riportano al valore del volontariato, della cura sociale, della generosità. Ci aiutano gli amici di Avis, Admo, Aido, Acli e delle vittime della strada. Ce lo ricorda la giornata del Banco Alimentare. Ce lo insegna la nostra Caritas. Il messaggio è comune: dare una mano e dare se stessi sono gesti che possiamo compiere proprio nel nostro quartiere.
    Ci facciamo almeno un pensiero?
  • Nel segno di Santa Cecilia: la patrona dei cantori e dei cori riunisce in una gustosa cena chi si offre per il canto liturgico durante le s. Messe. È un servizio che ci aiuta a pregare meglio. Fa bella figura anche il coretto dei piccoli nel breve concerto in Piazza Gramsci. Il nuovo canto del giubileo ci offre una nota tutta nostra.
    Ora stiamo cercando altri chitarristi e strumentisti: ci sarà qualcuno disponibile?
  • Attraversare la fragilità: succede quando ascoltiamo la voce di chi porta nella disabilità una fragilità umana. Accogliamo l’opera teatrale “Sara per il domani”; gli amici di Anffas, il Sorriso, associazione Sordi, Mirabilia Dei, preparano una commovente celebrazione; “con i nostri occhi” è l’inizio di incontri che ci educano al rapporto con i disabili.
    Non è che per caso si avvera quel detto per cui “gli ultimi saranno i primi”?
  • Primi passi CPP: la preghiera del nostro arcivescovo accompagna il discreto lavoro di pensiero del Consiglio Pastorale, che fabbrica strade e idee per il domani. Nel delicato rapporto tra tradizioni e novità, lasciamo che le riflessioni ragionevoli ci conducano su percorsi per il nostro tempo.
    Siamo aperti ai cambiamenti o ne abbiamo timore?
  • Oltre la porta, la speranza: il cammino di avvento è ritmato dall’apertura di ben 6+1 porte, opere d’arte che formano il nostro presepe e ci portano davanti alla Porta Santa del Giubileo. La speranza è il cardine di questo tempo prezioso e viene rimarcato da diversi aspetti: la presenza della Luce di Betlemme; la visita al Centro Diurno; le feste natalizie della scuola dell’infanzia; il bussare alle porte durante le benedizioni; la presenza straordinaria degli scout; i laboratori creativi; la preghiera dell’alba.
    Che cosa ci ha toccato di più?

    Come si nota, c’è stato un buon movimento e siamo dentro una storia che ha sempre molto da raccontare, ricordare, rendere forte. Coraggio dunque e avanti!
                                                                                            Don Andrea

Pellegrinaggio pre-ado I-II media: Bergamo 21/22 aprile

 

La proposta si inserisce nel Giubileo, quindi è anzitutto un pellegrinaggio, tempo di preghiera e di fede, ma anche di amicizia e condivisione con gli altri.  Lo facciamo scoprendo questa bella città, con le sue caratteristiche, in simpatia.

Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo

Venerdì 31 gennaio si sono tenuti nel nostro oratorio, i primi festeggiamenti per la festa di Don Bosco. Il giorno seguente sono proseguiti con la messa, la rappresentazione della scuola materna, il fagottino di mamma Margherita ed infine lo spettacolo “il Sirenetto”.
Durante la celebrazione il nostro piccolo don Bosco (Matteo) è stato proclamato ufficialmente da don Andrea “Direttore dell’oratorio”.
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che, in varie forme, si impegnano nella crescita dei nostri ragazzi, ricordandosi sempre che “L’educazione è cosa del cuore (don Bosco)”.

Alla riscoperta di due tradizioni

Nei giorni 2 e 3 febbraio la liturgia ci fa rivivere due occasioni importanti per la Chiesa: si tratta della Presentazione del Signore e della memoria di san Biagio.
La Presentazione del Signore è    una festa   in cui si ricorda l’episodio della   vita di Gesù,   narrato in Lc 2,22- 9.   È celebrata dalla Chiesa quaranta giorni dopo il Natale. È detta anche Candelora, perché si benedicono le candele: infatti nel passo evangelico Gesù è detto da Simeone “luce per illuminare le genti”. In precedenza la festa era anche detta della Purificazione di Maria perché, secondo l’usanza ebraica, al momento della presentazione del figlio al Tempio, avveniva anche la purificazione della madre. La denominazione di Candelora deriva dalla somiglianza al rito del Lucernario: “si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo così una luce grandissima”. Il gesto caratteristico è quello di cominciare la preghiera con una processione all’esterno della Chiesa, simbolicamente nel mondo.

Poco si conosce della vita di San Biagio. Si sa che fu medico e vescovo di Sebaste in Armenia e che il suo martirio è avvenuto durante le persecuzioni dei cristiani, intorno al 316. Catturato dai Romani, fu picchiato, scorticato vivo ed infine decapitato per aver rifiutato di abiurare la propria fede in Cristo.
Si tratta di un santo venerato tanto in Occidente, quanto in Oriente, nella Chiesa Cattolica e Ortodossa. Nella sua città natale, dove svolse il suo ministero vescovile, si narra che operò numerosi miracoli. Tra gli altri si ricorda quello per cui è conosciuto, ossia la guarigione di un ragazzo da una lisca di pesce conficcata nella trachea. Tutt’oggi, infatti, il Santo lo si invoca per la protezione contro il mal di gola. È tradizione introdurre, nel mezzo della celebrazione liturgica, una speciale benedizione alle gole dei fedeli, impartita incrociando due candele: non è una magia per far passare il mal di gola, bensì un segno per ricordare ai fedeli di prendersi cura di chi sta male e ricordare il martirio di san Biagio, che fu appunto decapitato.
Oggi la chiesa celebra anche la giornata per la difesa della vita, fin dal concepimento: vogliamo sostenere in questo caso la preziosa attività del Centro di Aiuto alla Vita, con l’acquisto delle primule.