Mese: Novembre, 2020

Variazioni nel Rito della Messa: come e perchè

 

Volantino Variazioni Rito della Messa

“Il Verbo entra nella storia”: il tempo ospita la gloria di Dio

Dalla lettera dell’Arcivescovo Mario Delpini per il tempo d’Avvento

Il tempo si può definire come occasione. […]
Durante la terribile prova dell’epidemia ho sentito spesso non solo ripetere ma testimoniare e praticare l’audacia di vivere condizionamenti impensati come occasioni propizie per valori, in altri tempi, troppo dimenticati, per una conoscenza più approfondita di sé stessi e delle persone vicine.
Tutta questa esperienza mi è sembrata una conferma della libertà delle persone. “Le persone sono libere” non significa che possono creare il mondo a loro arbitrio: si trovano in situazioni già determinate da altri, da scelte precedenti, da condizioni ambientali, climatiche, sociali.
Ma in ogni occasione c’è la possibilità di scegliere il bene, di decidersi ad amare, di mettere mano all’impresa di migliorare le cose e contribuire ad aggiustare il mondo.
A me sembra importante riprendere queste persuasioni per reagire alla tentazione della  rassegnazione, per esercitare le proprie responsabilità con il senso del limite, ma evitando l’alibi dell’impotenza. […]

Tra Noi – 29/11/2020 – Anno XXIV numero 19

  • “Il Verbo entra nella storia”: Il tempo ospita la gloria di Dio
  • «Il Kaire delle 20.32» con l’Arcivescovo Mario Delpini
  • Giornata Nazionale Colletta Alimentare
  • Open Day Scuola parrocchiale dell’infanzia
  • Iniziativa Amazon “Un click per la scuola” per la Scuola Parrocchiale dell’infanzia
  • Raccolta Buoni Scuola
  • E altro ancora……leggi il notiziario completo

Tra Noi – 22/11/2020 – Anno XXIV numero 18

  • “Il Verbo entra nella storia”
  • «Il Kaire delle 20.32»
  • “Fiducia nel domani è vivere a fondo l’oggi” con JOHNNY DOTTI
  • Giornata Nazionale Colletta Alimentare
  • Open Day Scuola parrocchiale dell’infanzia
  • Iniziativa Amazon “Un click per la scuola” per la Scuola Parrocchiale dell’infanzia
  • Raccolta Buoni Scuola
  • E altro ancora……leggi il notiziario completo

“Il Verbo entra nella storia”: Il tempo ospita la gloria di Dio

Dalla lettera dell’Arcivescovo Mario Delpini per il tempo d’Avvento

L’Avvento è il periodo dell’anno che suggerisce di riflettere sul tempo, sulla dimensione temporale della vita umana. […] C’è motivo per riflettere, confrontarsi, conversare e condurre una verifica critica sul nostro modo di considerare e vivere il tempo. […] L’esperienza comune conosce il tempo che passa, troppo rapido normalmente, troppo lento quando la vita è noiosa, la solitudine è angosciante e qualche male tormenta troppo a lungo il corpo e l’anima. […] Il tempo si presenta come dimora della precarietà. […] Quello che oggi sembra sicuro e promettente presto si rivela fragile, deludente, rovinoso.
La pratica cristiana del tempo non ignora lo scorrere inarrestabile, ma insieme professa la fecondità della durata: il tempo è amico del bene, come il trascorrere delle stagioni è alleato del contadino che semina, custodisce, attende, raccoglie e se ne rallegra. […] I cristiani interpretano la durata come dono della misericordia di Dio […] Il nome cristiano del tempo è quindi … pazienza di Dio in attesa della nostra conversione.
“Contare i giorni“ significa fare attenzione se in quel susseguirsi non vi sia un inedito, una novità che sappia attrarre, che seduca per la sua bellezza. Vuol dire guardarli bene, i giorni, così che ci si possa accorgere di un giorno nuovo, quello di Gesù, capace di trasfigurare tutti gli altri, di rivestirli di vita divina.
Nella responsabilità di dare un “nome cristiano” al tempo che passa, ogni età della vita si rivela tempo di grazia.
Invito pertanto tutti a riconoscere e a rendere feconde le possibilità offerte
– dalla giovinezza, come tempo di scelta in risposta alla vocazione;
– dall’età adulta, come tempo di responsabilità nella fedeltà dei rapporti, nella fecondità che sa generare, in molti modi diversi, figli,  dedizione al servizio, qualificazione professionale, impegno sociale;
– infine dalla terza età, la vecchiaia, come tempo di testimonianza, di sapienza, di vigilanza in attesa del
ritorno del Signore.

Fiducia nel domani è vivere a fondo l’oggi

Decanato di Cinisello Balsamo – Settimana dei Centri Culturali
Venerdì 27 Novembre – ore 21

Il Gruppo Cultura del Decanato di Cinisello Balsamo invita a partecipare all’incontro on line

Fiducia nel domani è vivere a fondo l’oggi

con JOHNNY DOTTI

La speranza viene spesso relegata nell’alveo delle buone intenzioni, pio sentimento che ha poco a che fare con la nostra vita quotidiana, con le fatiche, le delusioni, gli impegni e le decisioni.
Questa virtù cristiana è invece viva e presente nel modo in cui trattiamo la morte, organizziamo il nostro abitare, viviamo la comunità, maneggiamo la tecnologia…… la speranza non si declina al futuro perché riguarda l’oggi, riguarda me e te, qui e ora.
L’incontro si svolgerà in collegamento web sulla piattaforma ZOOM al link:
HTTPS://ZOOM.US/J/6902698597

(Johnny Dotti è un imprenditore sociale, sposato e con 4 figli, che vive con la famiglia in una comunità con altri tre nuclei aperti all’accoglienza. La sua testimonianza verrà presentata all’interno delle iniziative organizzate in occasione della settimana dei centri culutrali cattolici della Diocesi di Milano.)

Giornata Nazionale Colletta alimentare

 Sabato 28 Novembre 2020

Video Colletta Alimentare 2020

Anche quest’anno, sebbene in forma diversa, il Banco Alimentare organizza la Colletta Alimentare nei supermercati della zona.
Per rispettare le regole di sicurezza richieste dall’emergenza Covid-19, sarà una colletta “dematerializzata”; le persone saranno invitate ad acquistare delle Card disponibili alle casse dei supermercati il cui valore sarà poi trasformato in generi alimentari che il Banco Alimentare distribuirà come sempre alle Strutture Caritative. La Card sarà disponibile nella giornata della Colletta ed anche durante la settimana precedente e quella successiva.
Sabato 28 novembre, all’esterno dei punti vendita, saranno presenti dei volontari che avranno il compito di informare le persone sulle modalità di partecipazione all’iniziativa.
Chi volesse rendersi disponibile per questo compito, di almeno due ore continuative, può comunicarlo a Ornella (tel. 02 66016000) entro mercoledì 11 novembre p. v.
In questo modo potremo vivere anche quest’anno questo semplicissimo gesto di carità e di solidarietà umana e dare un segnale di presenza e speranza in un momento segnato da preoccupazione e da un bisogno sempre maggiore.

Lettera di Mons. Delpini per il tempo di avvento

 

Il verbo entra nella storia

Il tempo ospita la gloria di Dio: Il mistero dell’Incarnazione del Signore

 

Tra Noi – 15/11/2020 – Anno XXIV numero 17

  • “Senza di me non potete fare nulla”
  • S. Messa e funzioni in diretta streaming audio
  • Giornata Nazionale Colletta Alimentare
  • Open Day Scuola parrocchiale dell’infanzia
  • Iniziativa Amazon “Un click per la scuola” per la Scuola Parrocchiale dell’infanzia
  • Raccolta Buoni Scuola
  • E altro ancora……leggi il notiziario completo

“Senza di me non potete fare nulla”

Carissimi,
oggi celebriamo la I Domenica dell’Avvento ambrosiano; celebrazione che si colloca in un tempo molto particolare, complesso, anzi complicato, e segnato da preoccupazione e sofferenza. Se tutto ciò è permesso, inevitabilmente deve avere un significato e questo significato il Signore ci permetterà di comprenderlo nella misura in cui affineremo l’ascolto nel cuore e la volontà di ben abitare questo tempo
liturgico. È questo il tempo dell’attesa, l’Avvento è anzitutto il tempo dell’attesa. Non dobbiamo dare per scontato chi si attende e in che modo si attende; l’abitudine del “già vissuto” potrebbe essere un grave ostacolo alla Novità che celebriamo.
Questo tempo liturgico ci è dato per verificare che cosa realmente noi attendiamo e che cosa abita il nostro cuore e muove o paralizza i nostri passi. Chi e che cosa attendiamo nella vita? Questa domanda è
necessaria e deve essere realmente abitata per capire la qualità dei nostri giorni. Non diamo per scontato che stiamo attendendo il Signore come fondamento del nostro esistere. Ricordiamo la parabola dei terreni (Mt 13, 1-23), anzi, rileggiamola meditandola nei prossimi giorni per capire chi siamo e che cosa, realmente, desideriamo. Con l’attesa dobbiamo curare il desiderio che è in noi; il desiderio di
comprendere chi siamo e tutto ciò che si pone come domanda profonda per dare senso ai nostri giorni.
Diamo spazio, senza paura, alle questioni decisive dell’esistenza: la vita, la morte, la gioia, il dolore, l’amore. Chi darà senso, risposta e pienezza a tutto ciò? Il termine desiderio, sappiamo bene, porta nel suo etimo il riferimento alle stelle, dunque, al cielo. Ogni volta che pronunciamo il termine desiderio è necessario riferirlo sempre al cielo, ovvero, al divino. Chi muove i nostri desideri, chi li può realizzare, dove cerchiamo la loro pienezza?
Attraverso un’autentica attesa e un vero desiderio possiamo vivere l’esperienza dell’Incontro con Chi si propone come definitiva risposta alla nostra sete di senso, di pienezza e di infinito. Questo incontro ci apre al dono dell’accoglienza. Oggi si parla molto dell’accoglienza e talvolta in modo parziale e riduttivo, se non abusando di questo termine prezioso e sacro. L’accoglienza si propone autentica solo se è dentro l’esperienza del sentirsi accolti per poter accogliere. Il Perfetto Accogliente, che chiede di essere accolto
definitivamente dal nostro cuore, può realizzare il nostro bisogno di accoglienza. Solo così diventeremo capaci di accoglierci, accogliendo. Ricordiamo sempre quanto il Signore ci ha detto: “Senza di me non potete fare nulla” (Gv 15,8).
Aiutiamoci, dunque, a custodire e a vivere il desiderio di essere incontrati dal Signore!
Quest’anno, così particolare, potrebbe suggerirci di fare un grande regalo a Gesù, un regalo da perpetuare ogni giorno, ovvero, realizzare quanto è detto nella terza lettera di Giovanni apostolo: ”Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella Verità” (3Gv 1,4).
Santo Avvento.
don Emilio