Dalle tue ferite ti vedo – Quaresima 2024

Questione di punti di vista, ognuno ha il suo modo di osservare il mondo e la gente intorno.
Come i moderni dispositivi inquadrano le immagini con filtri speciali, perfino truccando le foto, così ciascuno osserva (e spesso giudica) l’altro con occhiali personali: il vestito, il modello di cellulare, la pettinatura, la casa, la forma fisica, le parole come i pensieri, ed altro ancora diventano per noi dei criteri per guardarci addosso.
Succede invece, durante una visita alla Casa Paolo VI di Barzio, che mi imbatto in un’opera d’arte realizzata da don Stefano, che ci accompagnerà in questa quaresima: un crocifisso dipinto su una grossa tavola di legno, da cui è estratto un nodo lasciando uno spazio vuoto. In quel punto l’autore colloca la ferita del costato. Viene spontaneo guardare attraverso quell’apertura. Il senso è chiaro: è un invito ad osservare le persone attraverso quelle incisioni del nostro corpo che sono le ferite, a conoscerle dal punto di vista speciale del dolore.
Nella liturgia domenicale, il Signore Gesù ci accompagna con incontri e fatti concreti: il tentatore che lo ferisce con le sue proposte; una donna samaritana ferita nei suoi affetti; le ferite del peccato, nel litigio con persone che credeva amiche; una famiglia a cui muore il caro Lazzaro; un cieco dalla nascita, mendicante per strada; l’ingresso in una città ferita dall’oppressione. La via crucis sviluppa il dolore di Cristo, le sue piaghe raccontano le sue ferite fisiche ed interiori.
Ricordiamo anche San Francesco d’Assisi, che cambia vita grazie alle ferite di un lebbroso, e lo rende tanto sensibile al dolore da ricevere le stigmate nel 1224. Ecco, in questo tempo ci viene offerto un punto di vista che indica il cammino verso la Pasqua. La Resurrezione non toglierà le ferite, Gesù si ripresenterà ai suoi con le sue piaghe, ma saranno come cicatrici di vita vissuta e ritrovata.
Cominciamo dunque il nostro percorso verso la Pasqua, sbirciando il mondo da quell’angolino delicato delle nostre ferite. Gli esercizi spirituali parrocchiali e cittadini ci introducono e ci danno una bella spinta!
                                                                            Buon cammino, don Andrea
Crocifisso dipinto da don Stefano

 

 

1 Commento

  1. Teresa

    Dom 18th Feb 2024 at 13:45

    Grazie!

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