Notizie

Le prime Comunioni

Ultimi due turni: domenica 21 maggio tocca ai gruppi di don Mathias e suor Giovanna.
Martedì 16 maggio confessioni: ore 17.00 i ragazzi, ore 21.00 i loro genitori.

Nei giorni dei fiori-maggio in San Pio X

 

Mese Mariano: il Rosario

 

Comincia il tempo dedicato a Maria, Madre della Misericordia.
Oltre alla preghiera del rosario quotidiano (ore 9.00), valorizziamo il venerdì alle ore 20.30:

 

  • 5 maggio  siamo invitati al rosario nel cortile del sig. Folegatti (via Baracca 5), in caso di pioggia si prega in chiesa.
  • 12 maggio nella parrocchia Sacra Famiglia
  • 19 maggio nella scuola dell’infanzia
  • 26 maggio nel cortile dell’Oratorio (con Sacra Famiglia)
    A seguire serata di canti mariani preparati dai  nostri cori
  • Il rosario dei piccoli: da lunedì 15 a mercoledì 31 maggio, ore 8 (e andiamo insieme a scuola)

 

Estate in Val Masino 2023

Sono aperte le iscrizioni per i prossimi campi estivi:
– da domenica 16 a sabato 22 luglio per bambini (III-V elementare).
– da sabato 22 a sabato 29 luglio per preadolescenti (I-III media).

Volantino Vacanze in Val Masino 2023

Per informazioni sulla località, clicca qui

La leggenda del Gigiat e della Màta Selvàdega

 

Festa di Maria Madre della Misericordia

SI RIACCENDONO I FORNELLI DELLA NOSTRA CUCINA!
Nelle serate da venerdì 12 a domenica 14, e poi ancora da venerdì 19 a domenica 21 funziona la
cucina in oratorio. É una piacevole occasione per ritrovarsi insieme e condividere un pasto in semplicità!
Sabato 13 maggio:
Alle ore 16.00 MADONNA DI FATIMA: in chiesa per anziani e ammalati preghiamo con il rosario e si può ricevere il sacramento dell’Unzione degli Ammalati (per chi non c’era nel giorno dedicato alla Madonna di Lourdes). Poi una merenda in oratorio.
Alle ore 21.00 CONCERTO GOSPEL: UNA MUSICA CHE NASCE DAL DOLORE.
In chiesa, il Redemption Gospel Choir, della parrocchia SS Redentore di Sesto San Giovanni, ci offre una serata di “canti spiritual”. Si tratta di una musica nata nel tempo della schiavitù africana, coinvolgendo ed emozionando chi ascolta e chi canta.
Domenica 14 maggio
•FESTA DELLA MAMMA: benedizione delle mamme e banchetto delle torte (invitiamo chi lo desidera a portarci un suo dolce, possibilmente già confezionato con carta trasparente e indicazione degli ingredienti). Grazie!
•Nel pomeriggio giochi in oratorio per i bambini
Alle ore 21.00 SERATA TANZANIA! Nel salone dell’oratorio dedichiamo la serata in onore a don Mathias: conosciamo il suo paese attraverso foto e racconti e partecipiamo con scenette e numeri divertenti!

Festa del Grazie della nostra Scuola dell’Infanzia

In quest’ultima tappa che ci conduce dolcemente verso la conclusione dell’anno scolastico, scaldiamo il sentimento della gratitudine con due bei pomeriggi da passare insieme.
Giovedì 11 (per i nonni) e venerdì 12 (per i genitori) alle ore 15.30 nel salone dell’oratorio!

Compagnia Caos al Pertini

Venerdì 5 maggio alle ore 21.00 Il Pertini ospita la nostra compagnia teatrale CAOS nella rassegna “Un diavolo per marito”.
Un pazzo che si vuole suicidare per amore viene salvato da Belzebù… Ma mica gratis… Il diavolo ha bisogno di fare un’inchiesta in superficie: le donne non accorrono più a frotte negli inferi come un tempo e bisogna capire il perché! Saranno diventate tutte sante? Sono talmente furbe da ingannare anche il capo dell’inferno?   C’è solo un modo per scoprirlo… Venire a teatro!

Ingresso con offerta libera

Locandina “Un diavolo per marito”

27 maggio 2023: Sabatour ad Asti, terra di origine di papa Francesco

Ore 7.00 ritrovo – Ore 7,15 Partenza da Via Tiziano, – Fermata ultimo autogrill prima di Asti
– Incontro con guida e visita della Cattedrale, Palazzo Alfieri (esterno), P.za Roma, Ghetto Ebraico,
Chiesa S. Martino (se aperta), Cripta di Sant’Anastasio , Collegiata San Secondo,   Torre Troiana.
 Ore 13 circa: pranzo moderato al Ristorante Divino:  Tortino di spinaccini con fonduta, Agnolotti monferrini ai 3 arrosti o Gnocchi di patate con ragù di fassona (segnalare all’atto dell’iscrizione), dolce Bunet delle Langhe, acqua liscia o frizzante, coperto e pane. Caffè e altre bevande escluse.
– Al termine partenza per Portacomaro, (alla scoperta delle origini di Papa Francesco), chiesa di San Bartolomeo e incontro col Parroco
Ore 16.15 S. Messa celebrata da don Andrea
Al termine, ore 17.15 circa,   partenza per Cinisello con fermata al primo autogrill (Crocetta Sud).
Costo € 50, comprensivo di pullman, guida, pranzo e ingresso Cripta S. Anastasio
–   Iscrizioni in sacrestia entro il 18 maggio e fino ad   esaurimento posti (56)

Per ora è stata rinviata la visita di Verona per alcuni problemi organizzativi. Poco male, il nostro grande patrimonio culturale e religioso ci permette di conoscere questa cittadina nel cuore del Piemonte, tra le Langhe e il Monferrato.

L’invisibile fragilità dei 18 anni

È inutile guardare dentro quel telefonino, spiare un video, chiedere agli amici, aspettare l’autopsia, perché mai nessuno capirà fino in fondo cosa sia successo. Non possiamo sapere nulla di Julia Ituma e dei suoi pensieri di 18enne forte, audace, splendente, quindi è di noi che dobbiamo parlare. Dello spaesamento che ci prende là dove immaginiamo solo bellezza, e troviamo dolore. Di questa incapacità di accettare che si possa morire cadendo da una finestra a 18 anni e spezzare così un filo che ci appariva fortissimo, che doveva condurre a vittorie, sconfitte, balli, baci, carezze, film, canzoni, schiacciate, abbracci, vita, futuro, e che invece all’improvviso non conduce più a nulla. Può succedere tutto a 18 anni. Può succedere tutto sempre, è vero, ma a 18 anni di più, perché è quando la vita batte più forte.
Quando schiacci più forte, corri più forte, senti tutto – emozioni, paure, ansia, aspettative, speranza – più di quanto pensassi di poter sentire. La gioia e la rabbia, l’entusiasmo e il vuoto. È vita che preme fino a scoppiare e noi non siamo fatti per accettare che diventi il suo opposto.
Se accade stiamo lì ipnotizzati a cercare tracce, chiederci perché, cosa avremmo dovuto capire prima, cosa non abbiamo fatto. È così per ogni morte improvvisa, forse di più quando muore una ragazza, fino a pochissimo tempo fa una bambina, e quindi affidata a noi: alla nostra capacità di capire, sorvegliare, proteggere. È solo di noi che possiamo parlare e di noi sappiamo questo: che spesso, a un certo punto, i ragazzi che vorremmo proteggere tirano su un muro e noi non riusciamo più a guardarci dentro. Non pensiamo come loro, non reagiamo come loro, non sentiamo come loro e quel che ci resta sono solo la paura e la speranza che alla fine vada tutto bene perché questo promettono le loro braccia forti, le gambe sicure, il sorriso aperto. Si è parlato molto durante quest’anno della fragilità inaspettata delle giovani atlete. Si è parlato molto, dopo il Covid, di una generazione che ha bisogno di aiuto. Come fanno i ragazzi che si presentano nelle neuropsichiatrie al collasso con tagli alle braccia, alle gambe, il corpo ferito dalla fame o dal desiderio di sentire dolore. Quando invece sappiamo che essere fragili fa parte dell’essere forti. Che la schiacciata vincente arriva dopo un muro sbagliato e il recupero impossibile dopo una brutta ricezione.
Sappiamo questo: quello che avremmo voluto dire a Julia Ituma in quel corridoio vuoto. Stai attenta, lontana dalla finestra, rimani in un abbraccio. Resta a letto, dormi, guarda che luce fanno i tuoi occhi. Aspetta la luce.
                                                              (di Annalisa Cuzzocrea)

Pensieri sulla Settimana Santa

“Per un attimo, solo per un attimo… Ma la sensazione di vuoto e di smarrimento che gli apostoli hanno provato mi ha toccato.
Troppi rumori, brusii, distrazioni.  Poi forte il pensiero delle guerre  dimenticate, di chi fugge, di chi si perde, di chi muore, di chi soffre, di chi ha perso tutto… Poi l’assenza di luci, l’altare spoglio, quel sepolcro che attendeva per poi accogliere il corpo di Gesù. In questo Venerdì, ho avuto bisogno di cercare subito con lo sguardo l’icona dietro l’altare per placare quella sensazione di inquietudine e ringraziare per il dono di poter vivere la Settimana Santa con la certezza della Domenica di Pasqua: Lui davvero risorge ed è sempre con noi!”
“-La rappresentazione dei ragazzi mi ha ricordato la via crucis fatta in memoria dei martiri missionari. Io sarei in grado di accettare di restare in un luogo pur sapendo che la mia vita può essere in pericolo?
-La via crucis: vista con gli occhi di madre, ogni volta mi viene da pensare al dolore di una madre che perde il proprio figlio.
-Aver realizzato il sepolcro in chiesa è stata un’idea geniale: abbiamo potuto “toccare con mano”, il luogo della deposizione.
-La partecipazione attiva dei ragazzi alle celebrazioni. È facilitante sia per i ragazzi che si esprimono e si divertono, sia per gli adulti che guardano perché anche loro vivono le celebrazioni divertendosi.”
“Ho trovato queste celebrazioni ricche di Condivisione… Ognuno si è sentito chiamato a partecipare e a poter dare un qualcosa di sé. Si sono susseguiti lettori, cori diversi, persone che si sono offerte per farsi lavare i piedi, chierichetti, i ragazzi del teatro, le persone che hanno lavorato dietro le quinte per la preparazione della Chiesa… E chissà quante altre persone! Credo però che tutti abbiano voluto dare tempo, fatica, impegno con gioia per fare qualcosa di bello per la Comunità di cui si sentono parte, comunità che assomiglia sempre più ad una Famiglia dove ci si prende cura gli uni degli altri, dove ci si pensa con affetto e preghiera, dove si vuole continuare a camminare e a correre insieme a quell’Amore che rende sempre più piena la vita.”
“Mi ha colpito la semplicità e la concretezza. L’invito a sentire vivo il nostro cuore ogni volta che entriamo in oratorio e sentirci a casa.
Vedere la ricostruzione del Santo Sepolcro e la deposizione del corpo del Signore non serve solo ai piccoli per dare concretezza agli eventi, serve anche agli adulti a ricordare che questo è un gesto d’amore che  Dio compie solo per noi.”