Vita comunitaria

Resoconto iniziative Quaresima

RESOCONTO INIZIATIVE QUARESIMA

Con la VENDITA BENEFICA DI UOVA PASQUALI organizzata domenica 4 marzo a sostegno delle attività dell’OFTAL sono stati raccolti circa 1.300 euro.

Al BANCO VENDITA DI FIORI E TORTE PER LA FESTA DEL PAPÀ organizzato dai genitori della SCUOLA DELL’INFANZIA PARROCCHIALE domenica 18 marzo sono stati raccolti 1.348,00 euro. A questi vanno aggiunti quasi 1.200 euro raccolti per l’iniziativa delle ADOZIONI A DISTANZA promossa per la Quaresima dalla stessa Scuola.

Le OFFERTE PER L’ULIVO della Domenica delle Palme sono state di 2.700 euro circa.

Il risultato della RACCOLTA FONDI A FAVORE DELLA CARITAS è stato di 1.125,00 euro, di cui 841,00 euro delle offerte deposte nella bussola in chiesa e 284,00 euro frutto delle rinunce dei ragazzi del catechismo (bravissimi!!!).

Ringraziamo di cuore per la grande generosità dimostrata da tutti e per l’impegno di quanti hanno organizzato queste iniziative.

E tra le iniziative di questa Quaresima non possiamo certamente dimenticare la bellissima VIA CRUCIS VIVENTE: oltre a chi l’ha ideata e coordinata, vogliamo ringraziare i ragazzi (interpreti), i chierichetti, il coretto, i vari collaboratori (Paolo Lacorte per il servizio fotografico, Giovanna Riperi per l’assemblaggio, Mariangela Crimella per i costumi, Pietro La Rosa e Federico Reato per le musiche, Massimo Gallo per l’audio, Maurizio Lucchini e Nicola Gittani per le attrezzature) e quanti hanno reso possibili gli allacciamenti elettrici lungo il percorso (Loredana Schiavo, famiglia Vecchies, Natalina Marulli, famiglia Messina).

E per finire, un grazie davvero sentito all’intera comunità per la grande partecipazione espressa con la preghiera e la frequenza alle funzioni liturgiche della Settimana Santa!!!

(clicca quì per vedere le fotografie della Via Crucis Vivente)

Giornate Eucaristiche

GIORNATE EUCARISTICHE

26/27/28 APRILE 2018

Giovedì 26 aprile daremo inizio alle Giornate Eucaristiche (SS. Quarantore) che concluderemo con la recita dei Vespri sabato 28 aprile alle ore 17.30.

Cosa fare di nostri sudati risparmi?

DOMENICA 15 APRILE 2018 ORE 15.30 :

COSA FARE DEI NOSTRI SUDATI RISPARMI?

Incontro presso il saloncino Paolo VI “Dove e come possiamo investire i nostri risparmi senza rischiare che vadano in fumo?” È una domanda che, complice la crisi economica, i tassi di interesse negativi e le ricorrenti notizie di truffe ai danni dei piccoli risparmiatori, sembra essere diventata di attualità anche per chi fino a poco tempo fa sembrava non interessato da queste problematiche. Ne potremo parlare con il dott. Giorgio Bongiorni, nostro parrocchiano, dirigente in pensione, il quale sarà lieto di mettere a disposizione la sua esperienza nel settore finanziario.

Incontro con i candidati al sacerdozio del 2018 presso il Seminario di Venegono

AMICI DEL SEMINARIO – 25 APRILE 2018

INCONTRO A VENEGONO CON I CANDIDATI AL SACERDOZIO 2018

L’Associazione Amici del Seminario organizza per giovedì 25 aprile 2018 un incontro con i candidati al sacerdozio del 2018 presso il Seminario Arcivescovile di Venegono.
La partenza con il pullman è alle ore 13.00 dall’Acquedotto di Cinisello Balsamo (di fianco al Comune, via XXV Aprile angolo via Marisa Musu).
Il rientro è previsto per le ore 18.00 circa. La quota di partecipazione è di 10.00 euro.
Iscrizioni entro sabato 7 aprile telefonando a Bariatti Renata (tel. 347.7751335).

Sinodo minore “Chiesa dalla genti” : Attirerò tutti a me

«Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me», sono le parole con cui Gesù annuncia ai discepoli e alla folla l’imminenza ed il significato della sua passione, morte e risurrezione. Ed è l’immagine biblica scelta per il Sinodo minore «Chiesa dalle genti».

Per Gesù quindi la sua «Ora», come il Vangelo di Giovanni chiama la Pasqua, consiste in una «elevazione», che però a differenza di altre famose assunzioni (cfr. quella di Elia, descritta in 2Re 2) non lo rapisce, allontanandolo dagli umani; anzi esercita su di loro un potere d’attrazione, che li rende inseparabili.

Il primo effetto è la raggiunta pienezza della comunione con lui: niente e nessuno potrà ormai separarci, perché il vincolo che si crea trascende ogni logica e dinamica terrena; con lui e per lui siamo veniamo effettivamente elevati in una dimensione «altra», trascendente, quella di Dio.

Il secondo, immediata conseguenza del primo, è un’inedita unione anche tra gli uomini, perché, per la prima volta – nella sua plurimillenaria vicenda – l’umanità si sperimenta per quello che è nel progetto di Dio: una sola grande famiglia. Multiforme per lingua, cultura, tradizione e religione, ma unita nell’origine e nella meta. Unita anche nell’amore concreto e solidale con ciascuno è chiamato a prendersi cura degli altri, riproducendo sulla terra il modello trinitario, come indica il documento preparatorio del Sinodo:

«Il mistero pasquale è anche rivelazione del volto primo e ultimo di Dio. Attraverso la storia della salvezza Dio si fa conoscere come Trinità – comunione d’amore. Tutti gli uomini sono stati creati a immagine e somiglianza della Trinità, in cui la perfetta unità si mostra come relazione d’amore nella differenza» (p. 19). «[Questo sinodo] è un’occasione provvidenziale per riappropriarci del nostro essere e ripensare la nostra prassi pastorale, sotto lo guida dello Spirito di comunione che unisce in unità popoli diversi per lingua, costumi e provenienza, diventando così più incisiva nella società plurale» (p. 21).

Il Sinodo ci sta quindi aiutando a vivere anche la Pasqua, con tale consapevolezza e disponibilità.

don Alberto Vitali
Segretario Commissione di coordinamento per il Sinodo “Chiesa dalle genti”
Responsabile Ufficio per la Pastorale dei Migranti

Il Sinodo: evento spirituale, di chiamata e di conversione personale ed ecclesiale

Siamo nel momento cruciale e più generativo del sinodo diocesano: l’apparente silenzio della macchina sinodale è la cornice che dà spazio al suono prodotto dal fitto lavoro delle tante realtà ecclesiali che in modo capillare stanno trasformando l’annuncio e il discorso (la visione di una “Chiesa dalle genti”) in realtà, in carne ed ossa. Alcuni segnali raccolti muovendomi in Diocesi proprio per osservare tutto questo lavoro – e per imparare da esso – ci rimandano alcune constatazioni che rilancio come risorsa.

Sono impressionato anzitutto dalle energie e dalla disponibilità che i territori e i diversi soggetti ecclesiali stanno manifestando. Penso sia corretto leggere questo dato come un primo “miracolo”: l’indizione del Sinodo ha consentito al corpo ecclesiale di scoprire delle energie e delle risorse che nessuno di noi pensava avessimo. Se il frutto fosse già soltanto la capacità di attivare in ogni decanato un luogo in cui leggere e interpretare i segni delle trasformazioni che stiamo vivendo come Chiesa diocesana, sarebbe sicuramente un grande risultato! Ci troviamo dentro un corpo ecclesiale che sta reagendo in modo positivo, che sta entrando nel processo sinodale vivendo come un evento spirituale, di chiamata e di conversione personale ed ecclesiale.

Ulteriore osservazione: le energie e le azioni messe in campo possono essere rilette, alla luce dell’esercizio contemplativo richiesto dal testo guida, come segni di quella dinamica di attrazione esercitata dalla croce di Cristo che tutti siamo invitati a riscoprire dentro il cambiamento culturale e sociale delle nostre terre ambrosiane. Il Sinodo si rivela veramente come l’occasione per vedere la Chiesa mentre viene generata continuamente, in ogni epoca, dallo Spirito di Dio come corpo di Cristo. La radice teologica e spirituale del nostro lavoro pastorale davvero sta emergendo con chiarezza.

Da qui un compito irrinunciabile: occorre che i decanati diventino sempre più il cuore pulsante del Sinodo. Diventando cioè un laboratorio, un luogo in cui non soltanto si raccolgono ma si interpretano i dati raccolti dalle varie parrocchie e dalle altre realtà ecclesiali e civili, favorendo così lo sviluppo di una lettura nuova, capace di riconoscere i segni dello Spirito che genera la Chiesa. Se il Sinodo minore fosse l’occasione per la nascita di simili luoghi, ci troveremmo di fronte ad un’operazione rivoluzionaria: stiamo per attivare una nuova epoca di implantatio ecclesiae, di radicamento della fede cristiana dentro la cultura e la società così profondamente in cambiamento. Stiamo cioè operando per dare corpo, realtà e carne, alla visione della Chiesa dalle genti che ci guida.

Mons. Luca Bressan
Presidente della Commissione di coordinamento Sinodo “Chiesa dalle genti”
Vicario episcopale Arcidiocesi di Milano

Quaresima 2018: alcuni impegni concreti

Nel messaggio per la Quaresima di quest’anno (il testo completo si può trovare anche sul nostro sito parrocchiale), Papa Francesco ci chiede di guardare se il nostro cuore è minacciato dalle menzogne che ci rendono schiavi del piacere, del denaro, della droga, delle relazioni “usa e getta” e della realtà virtuale dei social. Come possiamo liberarci da queste minacce?
I rimedi che ci propone la Chiesa sono preghiera, elemosina e digiuno. Ecco allora alcuni impegni concreti che possiamo osservare:
PREGHIERA: ogni giorno riservare tempo alla preghiera personale; partecipare ad almeno una S. Messa feriale oltre a quella festiva, nonché alla Via Crucis del venerdì (a); meditare la Parola di Dio (disponibili in chiesa appositi libretti); accostarsi al Sacramento della Riconciliazione.
CARITÀ: praticare gesti di attenzione quotidiana agli altri e gesti di carità concreta, destinando a questi il ricavato delle proprie rinunce e praticando l’elemosina.
DIGIUNO: osservare il magro tutti i venerdì di Quaresima e il digiuno il 1° venerdì e il Venerdì Santo (b); esercitare sobrietà nell’alimentazione, nel bere, nel fumare, nel divertimento, nell’uso della televisione e dei mezzi di comunicazione; compiere gesti di rinuncia personale.
Il Papa ci ricorda infatti che «…Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi, per cercare finalmente la consolazione in Dio.[…] L’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio. […] Il digiuno […] ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame. […]»
(a) = secondo il rito ambrosiano i venerdì di Quaresima sono “feria aliturgica”, in questi
giorni la celebrazione eucaristica è sostituita dalla Liturgia delle Ore o dalla Via Crucis.
(b) = al digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno di età, all’astinenza o al magro
coloro che hanno compiuto il 14° anno di età.

Giornata di Ritiro Spirituale per adulti e anziani

Mercoledì 21 Marzo 2018 – ore 9.30

Le 7 Parrocchie del Decanato di Cinisello Balsamo, in preparazione alla Pasqua, propongono

Giornata di Ritiro Spirituale per adulti e anziani
presso la CHIESA di S. PIETRO MARTIRE alla CROCETTA.

La giornata avrà inizio alle 9.30 con le Lodi. Seguirà la meditazione condotta da padre Mario Ghezzi dal titolo “Il Vangelo in Risaia”. La S. Messa alle ore 11.30, preceduta da un po’ di tempo per le Confessioni, concluderà la mattina.
Pranzo comunitario alle ore 12.30.
Alle ore 14.30 l’esposizione del SS. Sacramento, preghiera del Rosario, Vespero e, al termine, Benedizione eucaristica.
Iscrizioni entro il 18 marzo in sacrestia. Quota di partecipazione 15.00 euro.

Appuntamenti quaresimali 2018 – Decanato di Cinisello B.

Appuntamenti quaresimali 2018

Decanato di Cinisello B.

 

  • Martedì 20 Marzo ore 20.45
    Via Crucis a Sesto S. Giovanni con l’Arcivescovo. Partenza dalla chiesa di S. Giuseppe.
    Alla Via Crucis sono invitati tutti i fedeli della zona VII della Diocesi, della quale fa parte anche il nostro Decanato.
  • Venerdì 23 Marzo ore 20.45
    Veglia per i Martiri Missionari alla Chiesa di S. Giuseppe. Con i fedeli di tutte le
    altre parrocchie del nostro Decanato ricorderemo i Martiri Missionari del 2017.

Editoriale Sinodo minore “Presbiteri e cammino sinodale”

Il cammino sinodale sulla “Chiesa dalle genti” si intensifica ogni giorno di più. Anche l’ultima sessione del consiglio presbiterale, tenutasi martedì 13 febbraio a Seveso, ha dedicato uno spazio formativo rilevante al tema del sinodo minore.
Alcune testimonianze hanno aiutato a comprendere meglio la responsabilità dei presbiteri. Si tratta di maturare scelte molto concrete e coraggiose: come includere nei percorsi di iniziazione cristiana, nella pastorale famigliare, giovanile e vocazionale, nell’animazione liturgica i numerosi fedeli, presenti ormai sui nostri territori da più generazioni e portatori di tradizioni spirituali diverse?
Il processo del meticciato di culture, in atto nella società, riguarda con tutta evidenza anche la Chiesa ambrosiana. Padre Dionysios, ieromonaco dell’arcidiocesi ortodossa di Italia ha ricordato ai consiglieri il senso del suo impegno di presbitero, alimentato da una profonda spiritualità monastica, nella cura degli immigrati ortodossi: sa che i loro fedeli per vivere in serenità il loro lavoro da noi hanno bisogno di trovare nel sacerdote e nel culto un punto di riferimento sicuro per la propria “identità in relazione”. Anche la testimonianza di suor Elsy, appartenente ad una congregazione messicana, presente nella nostra diocesi ormai da 20 anni ha colpito molto. Ha raccontato le fatiche di inserirsi in una cultura tanto diversa dalla sua, ma ha anche testimoniato l’accoglienza sincera del clero milanese che l’ha aiutata con generosità nel suo lavoro. Infine, padre René Manenti, scalabriniano, parroco a santa Maria del Carmine e della parrocchia di san Carlo per i fedeli di lingua inglese ha indicato il percorso di un “noi” ecclesiale che includa le differenze senza dissolverle, come occasione per tutti di conversione all’amore inclusivo di Dio Trinità. Ecco ciò che sta diventando più evidente per tutti in questo cammino sinodale: lavorare per una Chiesa dalle Genti vuol dire avere il coraggio di un percorso più profondo di conversione a Colui che, “innalzato da terra”, attira tutti a sé.

                                                                     + Paolo Martinelli
                                                                         Vescovo e Vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Milano