Laudato sì

Stiamo vivendo giorni storici: la morte di Papa Francesco interrompe i ritmi quotidiani e in diversi modi fa sussultare il mondo.
Ovunque si raccolgono commenti e memorie come una gara a risaltarne la figura, forse anche come tardivo rimedio per tutte quelle occasioni in cui la sua voce è caduta nel vuoto, inascoltata.
I capi di stato si mobilitano per presenziare all’evento, chissà se per intenzioni sincere o per convenienze d’etichetta. Perfino è sospeso il campionato di calcio, che curiosamente aveva giocato nella domenica di Pasqua, facendo intendere che ha perso, per certa parte di mondo, il suo carattere straordinario, insomma una domenica come le altre.
Invece i cristiani cattolici in questi giorni pregano per Papa Francesco, come hanno sempre pregato per lui; ringraziano, perché hanno apprezzato il suo impegno e la sua fede; dimostrano affetto, quello popolare, di gente che si è sentita capita da lui, e da lui amata; infine, sanno salutare senza disperarsi, perché hanno fiducia nell’eternità di Dio.
In questo tempo pasquale ci accompagna il Cantico delle Creature, in cui Francesco loda Dio anche per “Sora morte corporale, dà la quale nullu homo vivente po’ scappare”. Il riferimento è una piacevole coincidenza, tra il Santo di Assisi e il Pontefice che ci ha appena lasciato: non solo per la scelta del nome, ma anche per la “Laudato si”, l’enciclica da lui scritta per la cura della “Casa comune”, il nostro pianeta. Oso immaginare che questo Cantico gli piacesse davvero e che lo abbia guidato nel corso di tutto il suo pontificato.
Rimane poi il fatto che ognuno di noi ha la sua capacità di conservare i ricordi più significativi del Pontefice, di farne tesoro come un patrimonio spirituale, di condividere con gli altri la memoria. Comincia quindi anche la preghiera speciale per colui che verrà, il prossimo Papa, chiamato ad accompagnare la Chiesa in questi tempi delicati. Sulle note del Cantico delle Creature, che possiamo ascoltare anche nella nostra chiesa, davanti al sepolcro vuoto, nutriamo la serena fiducia che il Dio che ha resuscitato Gesù saprà starci vicino anche ora.
Per ascoltare il Cantico delle Creature clicca qui
Don Andrea
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