Ascolta il mio grido Signore – III domenica di Quaresima

Il nostro cammino verso la Pasqua segue l’eco di un grido, quello di Gesù in croce, e altre grida nascoste dentro le storie umane, che hanno bisogno di vedere una luce di grazia.
Abbiamo dato voce al grido della Terra, a quello delle donne dell’Afghanistan e di ogni parte del mondo dove sono costrette ad un umiliante silenzio.
La preghiera di questa domenica è per la Chiesa perseguitata nel mondo. Si parla di milioni di persone a cui non è permesso vivere liberamente la loro fede: un enorme grido muto, un fenomeno che secondo le stime recenti riguarda diverse nazioni. La lista dei paesi inospitali è lunga, tocca stati come la Corea del Nord, la Somalia, la Libia, Eritrea e Yemen, la Nigeria e altri ancora dove non è possibile vivere la fede cristiana. Altre nazioni come l’Afghanistan, il Pakistan, il Sudan, l’India non lo impediscono, ma rendono ai cristiani la vita molto difficile. In Nicaragua, che riconosce primaria la religione cristiana, è attualmente in corso una continua restrizione della vita di fede e della libertà della Chiesa.
Purtroppo, la persecuzione culmina con la violenza, la distruzione delle chiese e l’uccisione delle persone. Ogni anno, nella data del 24 marzo, in memoria del brutale assassinio di Mons. Romero in San Salvador, la Chiesa ricorda i martiri missionari. È questo il grido che desideriamo ascoltare in questa settimana. L’immagine esposta è proprio la locandina della giornata dedicata ai martiri missionari, che la chiesa ogni anno ricorda. La pagina del Vangelo ci racconta a proposito il duro confronto tra Gesù e alcuni Giudei: finisce che quasi lo prendono a sassate.
La storia purtroppo si ripete. Questa storia di resistenza, unita a quella di tanti cristiani sconosciuti sparsi per il mondo, ci interroga seriamente sulla solidità della nostra fede. Sapremmo noi mantenerci fedeli al Signore in un mondo che non ci vuole?
Per vedere la mostra esposta in chiesa, che viene aggiornata settimanalmente, clicca qui
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