Echi dal pellegrinaggio a Fatima e Santiago

Sintetizzare il pellegrinaggio non è facile. É stato un viaggio nella cultura di un altro paese, ma quello che ho sentito di più è stata la spiritualità vissuta nelle messe celebrate nelle cattedrali.
Lì la luminosità dell’oro degli altari ti avvolge. I pochi ma intensi km sul cammino di Santiago ti portano indietro nel tempo, fra i pellegrini di tutto il mondo.
La commozione della Via Crucis tra lecci ed ulivi ti porta invece fuori dal mondo, nel rumore della preghiera e nel canto degli uccellini. La massima concentrazione è nel rosario davanti alla statua della Madonna a Fatima. Il fumo delle molte candele sembra rendere evidente la quantità di preghiere rivolte al Cielo. La s. Messa a Lisbona nella chiesa di San Antonio, dove sono stati ricordati i nostri cari, chiude in modo perfetto il pellegrinaggio.
Abbiamo pregato, riso e pianto, fatto nuove amicizie e consolidato le vecchie.
E nelle foto di Paolino si vede il pregio dei luoghi storici delle città. Il rientro in aeroporto è altra storia, ci vuol pazienza in certi casi. Ma soprattutto ho cercato di lasciare un po’ del peso che ho nel cuore ai piedi della Madonna, e questo auguro a tutti i partecipanti.
                                                                                             Maria Piera
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