Verso la memoria della Vergine Maria di Lourdes

Si avvicina la data dell’11 febbraio, giorno in cui nel 1858 apparve a Lourdes Bernadette Soubirous l’Immacolata Concezione, ed io sebbene mi sia recato già due volte in pellegrinaggio sento il bisogno di ritornarci. Non soltanto perché ritrovo amici e persone conosciute, ma per rifare l’esperienza di fede e di benessere spirituale che lì riesco a sentire e percepire in maniera più intensa. E non solo per me, ma anche per i tantissimi pellegrini che ogni anno arrivano a Lourdes, soprattutto ammalati che cercano in questo luogo la consolazione e la forza d’animo per sostenere la propria sofferenza, aiutati dai volontari con tanto affetto.
Diversi e intensi momenti accompagnano i pellegrini: le frequenti visite alla Grotta della Madonna, le Sante Messe, la Via Crucis, la suggestiva processione serale con le fiaccole, la Flambeaux. Personalmente trovo grande pace e serenità, perfino nel fiume che attraversa Lourdes, che scorre silenzioso davanti alla Grotta. Una mia personale esperienza del richiamo di Lourdes l’ho percepito una notte in cui mi ero recato alla Grotta, e pregando davanti all’immagine di Maria è scesa in me una grande pace, e mi sono sentito spiritualmente rigenerato. Anche se al ritorno ci aspetta il solito ritmo frenetico, se rivolgo il pensiero a questo ricordo, mi sento più sereno e desidero ritornare per riprovare queste emozioni, che solo la Vergine Maria mi ha saputo dare e che invoco:
“Grazie Madonna mia!”
                                           Vincenzo, nostro parrocchiano

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