Ti prometto che….. Verso la Festa della Famiglia

Mantenere, il mio verbo preferito, comporta la promessa di tenere per mano, appunto:
man-tenere                                       (Erri De Luca)

C’era una volta il paese delle promesse infrante. Si prometteva di tutto in quel paese, solo per il gusto di non rispettare le promesse fatte: “Ti prometto che il prossimo anno faremo un bel viaggio… prometto che lunedì comincio la dieta… prometto che presto verrò a visitarti… prometto di fare i compiti, subito e bene… prometto che la prossima volta pago io”.    Ma era un paese triste, perché ad ogni promessa seguiva un languido sospiro: “che bello sarebbe, ma – ohibò – non succederà mai”.
Finché in paese arrivarono due giovani: erano innamorati, e la gente gioiva al vederli passare, tenendosi per mano, con teneri sorrisi e voglia di impegnarsi, sempre insieme. Ma un giorno i due fecero una cosa che riempì il paese di cupezza, infatti davanti a tutti si presero le mani e proclamarono: “prometto che ti amerò per sempre!”. Al che la gente con un pesante sospiro commentò: “che peccato! Una così bella coppia… stavano così bene insieme! E ora non si ameranno più!” Eppure, passavano gli anni, ma quei due continuavano ad amarsi, tra alti e bassi – s’intende -, e si fecero anziani. Ancora camminavano tenendosi per mano, suscitando diverse reazioni. Qualcuno, infatti, mormorava: “quei due sono strani, probabilmente gli manca una rotella… che esempio scandaloso… non è più come una volta…”. Ma altri, al contrario: “allora è possibile rispettare le promesse! Se ce la fanno loro, posso provarci anche io!”. E infatti cominciarono a mantenere le proprie parole, e quel paese cominciò a scoprire che la fedeltà quotidiana era sorgente di letizia e di fiducia.
Questa è una piccola storia, perfino banale, che non basta ovviamente per raccontare le infinite storie di famiglia, la complessità dei problemi, i drammi degli errori, l’ebbrezza dei momenti sereni. Ma, chissà, potrà dare coraggio a chi ci crede ancora, a chi vuole recuperare qualcosa che si è perso per strada, a giovani fidanzati e conviventi che hanno un gran desiderio di amarsi, ai figli che cercano modelli, alle persone vedove che custodiscono l’amore nei ricordi e nella speranza di rivedere l’amato. In questa prossima festa delle famiglie, prendiamoci per mano…
                                                                                  Don Andrea

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