Sabatour a San Benedetto Po al Polirone e a Curtatone del 09 giugno 2018

Il Monastero di Polirone fu fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa, nonno della celebre contessa Matilde, sull’isola che si trovava tra il Po e il fiume Lirone. Il monastero ebbe un ruolo fondamentale nella storia del monachesimo per l’impegno religioso, politico e culturale fino a che nel 1797 fu soppresso da Napoleone Bonaparte.
I turisti, nel loro percorso di visita possono ammirare la bellezza dei tre chiostri, quello dei SecolariIMG_8114, quello di San Simeone e quello di San Benedetto, il più grande.
Proseguendo nella visita, si giunge poi nel Refettorio monastico. Costruito nel 1478, era il luogo dove i monaci consumavano i loro pasti; al di sotto del Refettorio si possono ammirare le suggestive Cantine cinquecentesche del complesso monastico al cui interno è presente la collezione storico-archeologica del Museo e la collezione  degli antichi carri agricoli reggiano–modenesi.

Nel percorso di visita è incluso anche il Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po, uno dei maggiori musei etnografici d’Italia fondato nel 1977: con oltre 13.000 oggetti costituisce un importante documento storico sulla cultura popolare padana

Da ammirare la grandiosa Chiesa Abbaziale, riedificata tra  il 1540 e il 1545 da Giulio Romano senza dem2018.06.09 San Benedetto Po al Polirone (24)olire le vecchie strutture romaniche e gotiche. Egli adottò soluzioni originali per far convivere diversi stili architettonici creando un interno raffinato ed omogeneo.

Nell’ambiente posto tra il transetto e la sagrestia si trova la tomba di Matilde di Canossa, un sarcofago in alabastro sorretto da quattro leoncini di marmo rosso. Il corpo della contessa non è più collocato nel sepolcro dal 1633, quando venne trasferito nella Basilica di San Pietro a Roma.

Dopo il pranzo al sacco, ci trasferiamo a Curtatone, per la visita al Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, una chiesa di stile gotico-lombardo, che sorge nella frazione “Le Grazie”. Edificata su un ampio piazzale, la basilica sovrasta e s’affaccia sulle acque palustri del Mincio creando un’atmosfera suggestiva per le numerose comitive di turisti e fedeli devoti alla Madonna.

I barc2018 9 giugno San Benedetto Po e Curtatone (77)aioli che, per procacciarsi il cibo costituito a quei tempi dai pesci del lago e dagli uccelli selvatici, con le loro imbarcazioni percorrevano quotidianamente la palude del Mincio, erano devoti alla sacra immagine della Madonna e ad essa si rivolgevano per chiedere grazie. Nel 1399 Francesco Gonzaga fece erigere in quel luogo un’imponente basilica come ex-voto alla Madonna delle Grazie per la cessazione della peste che imperversava mietendo innumerevoli vittime. Una iscrizione ricorda la peste, il voto e la costruzione del Santuario.

Il severo esterno del Santuario delle Grazie contrasta con l’interno: appena entrati si rimane colpiti dalla ricchezza delle decorazioni e affreschi e da un coccodrillo impagliato che pende dal soffitto dall’origine oscura, ma dal significato evidente: simbolo del demonio, sta a dimostrare che Dio vince sul male.

La struttura architettonica si compone di un’unica navata composta di tre campate illuminate da strette e alte monofore e coperte da volte ogivali a crociera, con chiavi di volta in cui sono raffigurate la Madonna col Bambino, il sole e la luna (simboli di Cristo, del giorno e della notte, del bene e del male).

2018 9 giugno San Benedetto Po e Curtatone (67)L’elemento più originale, strano ed affascinante del Santuario, è sicuramente l’impalcato ligneo che ne orna a doppia loggia le pareti. Unico al mondo, esso fu ideato dal frate francescano Francesco da Acquanegra nel 1517. Si compone di colonne su cui spiccano nicchie in cui trovano posto statue di pellegrini umili o famosi, imploranti grazie o a testimonianza di grazie ricevute.

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