San Luigi Gonzaga, santo protettore dei giovani
21 giugno
San Luigi Gonzaga, santo protettore dei giovani
Ventuno giugno, festa di san Luigi Gonzaga. […] Luigi non è solo il santo delle grandi decisioni (rinuncia al marchesato imperiale), della purezza di cuore senza alcuna ombra di ambiguità, della fedeltà agli studi, via concreta per realizzare con competenza un futuro a servizio della collettività. […]
Il discernimento di Luigi, ci mostra come fin dalla prima adolescenza sia stato in grado di ascoltare la voce dello Spirito e di lasciarsene guidare. Una intensa vita di preghiera lo rese sempre più unito a Dio: il discernimento e l’ascolto dello Spirito non lo hanno portato solo a una scelta puntuale per quanto importante, ma sono divenuti in lui uno stile di vita, per “cercare e trovare” la volontà di Dio ogni giorno e sempre meglio. […] Il senso del pudore, la purezza di cuore, la castità. Sono questi, insieme alla rinuncia al governo del marchesato imperiale, gli elementi della vita di Luigi in passato più evidenziati nell’agiografia e nella predicazione popolare. Il senso del pudore rimanda alla coscienza vigilante a difesa della dignità della persona e dell’amore autentico. La castità, da parte sua, non è mai stata una virtù di moda, facile da presentare e soprattutto da vivere: è dono del Signore. È amare con fedeltà, rispettando la dimensione corporea senza che venga degradata a occasione di gratificazione o di fuga edonistica dalla realtà. […] L’impegno nello studio. Quando morì, Luigi era ancora studente di teologia. Aiutare le giovani generazioni ad amare lo studio e a integrarlo nella propria vita di fede è dimensione indispensabile per avere nella società persone che siano allo stesso tempo testimoni credibili e operatori competenti, contribuendo così al reale progresso dell’umanità e alla cura della «casa comune».
Luigi, martire nel servizio ai malati. […] All’impegno negli studi Luigi seppe coniugare una profonda disponibilità a servire senza riserva. In particolare, Luigi si offrì per il servizio degli appestati, contraendo il morbo che lo strappò dal mondo il 21 giugno 1591. Fece così esperienza personale della malattia, della fragilità, della sofferenza divenendo sempre più “povero con Cristo povero”.
Giovanni Paolo II, nel quarto centenario della sua morte (1991), lo proclamò patrono dei malati di aids, “peste” di quella epoca.
Luigi Gonzaga è stato così. Aveva offerto se stesso a Dio con integrità di cuore, e nel pieno della sua giovinezza non risparmiò fatiche, seppe rischiare e curando i malati perse la vita. […] Il suo esempio e la sua intercessione aiutino le giovani generazioni a concepire la vita come servizio e gustare la verità della Parola del Signore che afferma: «C’è più gioia nel dare che nel ricevere» (At 20, 35).
di p. Massimo Nevola sj
Assistente Ecclesiastico della Lega Missionaria Studenti e della Comunità di vita cristiana
Preghiera del Card. Carlo Maria Martini
Signore Gesù,
che hai rivelato a san Luigi il volto del Dio amore, e gli hai donato la forza di seguirti rinunciando a tutto ciò che al mondo appariva prestigio e ricchezza, di spendere la sua vita per i fratelli, nella letizia e nella semplicità di cuore, concedici, per sua intercessione, di accogliere il tuo disegno sulla nostra vita e di comunicare a tutti i fratelli la gioia del Vangelo, il sorriso della tua presenza d’amore.
Fa’ che la tua croce sia, come lo è stata per Luigi Gonzaga, la nostra consolazione, la nostra speranza, la soluzione dei problemi oscuri della vita, la luce di tutte le notti e di tutte le prove.
E tu Maria, che hai ispirato all’adolescente Luigi il proposito della verginità, consolida in noi il desiderio della purezza e della castità, ottienici il dono di contemplare il mistero di Dio attraverso quella Parola mediante la quale Gesù ci parla, ci chiama, suscita la nostra risposta.
Te lo chiediamo, Padre, per Cristo nostro Signore nella grazia dello Spirito Santo.
Amen.
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