Rugby di Pasqua: meta «regalata» al compagno

Si ferma a pochi passi dalla meta per far realizzare un sogno a un compagno di gioco. E così una partita di rugby tra le squadre Under14 dell’Urbino e del Fano si trasforma in una piccola lezione di vita. Protagonista è Giacomo Ronconi, classe 2003. È considerato tra i ‘vecchi’ della sua squadra. A 10 minuti dalla fine della partita s’invola verso i pali avversari saltando tutti gli ostacoli verso la sua terza meta. Giunto a un passo dalla segnatura si arresta tra l’incredulità generale e, con l’ovale ben saldo tra le braccia, si volta cercando con lo sguardo Gianluca Tortora, chiamandolo poi a gran voce. Si tratta del rugbista più piccolo del gruppo, ha iniziato a giocare da pochi mesi e mai prima d’ora è riuscito a segnare. «Tieni, fai meta tu!». Per Gianluca si realizza un sogno: è la sua prima realizzazione ufficiale, un ‘momento di gloria’ che fa scattare in piedi tutta la panchina. «Siamo orgogliosi di lui – dicono oggi gli allenatori – perché questo gesto vale più di tante vittorie». E nel suo messaggio per la Pasqua l’assistente del Csi di Fano, don Steven Carboni, mette l’accento proprio su questo insegnamento semplice che arriva dai bambini. «Storie come questa – spiega – hanno un gusto dal sapore pasquale perché parlano di un sacrificio non fine a se stesso; perché raccontano che è bello e possibile correre e spendersi per dare gioia a tutti gli altri; perché sanno di umiltà, capace di mettere al centro qualcuno che non ha bisogno di mettere al centro se stesso».

di Roberto Mazzoli

Fonte: Avvenire del 16 aprile 2017        (dalla rubrica “Dulcis in fundo”)

1 Commento

  1. Administrator

    Lun 17th Apr 2017 at 18:57

    Quanta gioia può dare un atto di generosità, quando si lasciano da parte i piccoli egoismi

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