Quaresima 2021: dalla Lettera per il tempo di Quaresima e il Tempo di Pasqua di Mario Delpini, Arcivescovo di Milano

QUARESIMA 2021

Celebriamo una Pasqua nuova: il Mistero della Pasqua del Signore

Dalla Lettera per il tempo di Quaresima e il Tempo di Pasqua di Mario DELPINI, Arcivescovo di Milano

La tribolazione che stiamo vivendo in questa pandemia ha costretto alcuni a lunghe solitudini, altri a convivenze forzate. Molti forse hanno sperimentato quell’emergenza spirituale che inaridisce gli animi e logora la buona volontà e rende meno disponibili ad accogliere la correzione e le proposte di nuovi inizi. […] LA CORREZIONE… «… arreca un frutto di pace e di giustizia» (Eb 12,11) La correzione è anzitutto espressione della relazione educativa che Dio ha espresso nei confronti del suo popolo. […] Dio, […], corregge il suo popolo cercandolo e parlandogli in ogni momento di tribolazione e in ogni luogo di smarrimento. Lo richiama con una misericordia sempre più ostinata della stessa nostra ostinazione nella mediocrità del peccato. Lo trae a sé con vincoli d’amore ogni volta che, intontito in una sazietà spensierata o incupito in disgrazie deprimenti, chiude l’orecchio alla sua voce. Lo libera dall’asservimento agli idoli, dalla schiavitù del peccato. La correzione di Dio è il dono dello Spirito, frutto della Pasqua di Gesù, lo Spirito che a tutti ricorda Gesù, speranza affidabile, cammino praticabile. […] Nella comunità cristiana la correzione ha la sua radice nell’amore, che vuole il bene dell’altro e degli altri. […] Nel linguaggio paradossale del Vangelo, Gesù mette in guardia dalla pretesa di giudicare i fratelli: «Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?» (Mt 7,3). Nello stesso tempo Gesù raccomanda la via della correzione fraterna per edificare la comunità nella benevolenza: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo» (Mt 18,15). La correzione fraterna è una forma di carità delicata e preziosa. […] Nelle dinamiche dei rapporti ecclesiali si possono constatare […] resistenze e talora reazioni poco disponibili alla correzione. […] Come e perché si reagisce con insofferenza e suscettibilità ai fratelli e alle sorelle che hanno l’umiltà e l’ardire di praticare la correzione fraterna? La superbia, la suscettibilità, la superficialità, la confusione, il conformismo sono pastoie che inceppano il cammino, vincoli che non ci permettono di essere liberi, ferite di cui non vogliamo essere curati. Il tempo di Quaresima è il tempo opportuno per dare un nome alle radici della resistenza e invocare la grazia di estirparle.

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