Pentecoste (origine e significato della solennità)

La Pentecoste è una festa celebrata sia dagli ebrei che dai cristiani. Il termine “Pentecoste” significa “cinquantesimo” giorno.
Gli ebrei la celebravano cinquanta giorni dopo la Pasqua per ringraziare Dio del raccolto del grano e, in seguito, per celebrare il dono della legge ricevuta sul monte Sinai (cfr. Es 19).
Per i cristiani è la festa che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti a Gerusalemme, avvenuta cinquanta giorni dopo la Pasqua. L’episodio è narrato nel capitolo 2 degli Atti degli Apostoli:
1 Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 2 Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. 3 Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, 4 e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
5 Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. 6 A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7 Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: “Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? 8 E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? 9  Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, 11 Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio”.

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