Pellegrinaggio sui luoghi francescani ad Assisi coi ragazzi di II media

Da venerdì 14 a domenica 16 aprile 2023

ASSISI PRIMO GIORNO
Dovevamo arrivare e siamo arrivati. Partenza dal cimitero vecchio dopo una mattinata di scuola, sembra un giorno come tanti ma invece il pullman ci porta lontano. Per qualcuno è il primo viaggio senza la famiglia. Sono presenti le parrocchie della città, i ragazzi di II media, con i loro educatori, preti seminaristi e suora. Un bel gruppo vivace, ombrelli qua e là, le previsioni meteo non danno scampo. Nel viaggio si fa conoscenza, Lorenzo vuole essere interrogato sulla rivoluzione francese; all’autogrill guardare ma non toccare: tutto costa troppo, solo il bagno è gratis, così ne approfittiamo. La vista del lago Trasimeno precede quella di Assisi illuminata: da lontano spiccano la basilica di San Francesco, la rocca e la chiesa di Santa Maria degli Angeli. Ma ci fermiamo a Rivotorto, al nostro rifugio. Una buona cena, un gioco serale e poi a dormire! Intanto non piove… Domani chissà….

ASSISI SECONDO GIORNO
Dopo una tranquilla notte, al più disturbata da mobili in movimento,una buona colazione e si va. Ci accompagna la foca Giutarna, mascotte del gruppo, della Manuela.
Prima tappa la chiesa di San Pietro, del X secolo, già presente al tempo di Francesco. C’è un monumento alla Ascensione, ma assomiglia di più a una unghia incarnata. Motivo per giocarci sopra. Un nonno in accappatoio rosa ci grida “benvenuti” dalla finestra.
“Rilassati e credi al vangelo” dice suor Daniela, ai ragazzi già desiderosi di fare tante cose. La basilica di San Francesco: lo spiazzo davanti riporta il simbolo tau e la parola pax… In un contorno di monumenti alle olive, tant’è.
Incontriamo qui suor Paola, proveniente dal Messico, per parlare a noi in una visita guidata, con un improbabile aggeggio per l’ascolto. Ci conduce davanti alle opere d’arte di Giotto, dove si rappresentano i tre voti (obbedienza, povertà, castità) e la vita di Francesco. Gradino su, gradino giù, intanto ci attornia il mondo, siamo un po’ stretti nel fiume di gente. Momento delicato la visita della tomba dove sta sepolto. Chissà se a qualcuno è scappata una preghiera. All’uscita, ci troviamo per le stradette di Assisi, ancora quelle di una volta, se non fosse per i negozi e le auto… Che fastidio!…
Il passaggio nel duomo è veloce, li c’è il battistero dove furono battezzati entrambi, Chiara e Francesco. Possiamo immaginare un battesimo di quelli nobili e sfarzosi, come un investimento sul futuro, ma i disegni di Dio portano altrove… Qui celebriamo la messa, con canti semplici e armoniosi (!). Al termine stiamo quasi addentando il panino che è ora di muoversi a Santa Chiara. Pranzo e poi gioco per le strade medievali. L’anno scorso eravamo ultimi. Si può solo migliorare.
Di fatto, penultimi. Ma prima del San Luigi, piccola consolazione. Un bel gioco, che ci fa percorrere la cittadina tra prove e visite, video e canti. Alla fine, riposiamo? Neanche un po’. Entriamo invece nella chiesa di Santa Chiara, dove troviamo il crocifisso di San Damiano, che San Francesco prediligeva, e il sepolcro di Chiara. Poi, in cammino verso San Damiano, il convento dove Chiara ha vissuto ben 40 anni con le sue consorelle, le attuali Clarisse. Luoghi poveri e semplici, ma perfino le pietre parlano.
In serata ritorniamo ad Assisi per ripercorrere i luoghi visitati con alcuni giovani che ci presentano la storia di Francesco, attraverso l’amico Pietro di Bernardone, Chiara e i suoi genitori.
Piove, finalmente incontriamo sorella pioggia! Ma la città è bella, illuminata e finalmente tranquilla e silenziosa.

ASSISI TERZO GIORNO
Notte tranquilla, a parte le telecronache di Jacopo, e ricca colazione. Poi via a Rivotorto, luogo del “tugurio”, la prima comunità di Francesco, luogo molto rude ma caldo. Infine, santa Maria degli Angeli, che custodisce la Porziuncola, la piccola chiesa, tanto umile quanto affascinante per intensità spirituale. Qui possiamo completare il nostro pellegrinaggio con i nostri commenti e la Messa nel refettorio francescano. Riceviamo il tau, simbolo per eccellenza. Non piove ma tira vento, e volano i sacchetti del pane, e così assistiamo alla rincorsa sprint di Jacopo. Ritorniamo sereni dopo questi bellissimi e rapidissimi giorni. Ma si sa, chi è stato ad Assisi ci ritorna. Ringraziamo anche gli educatori, preti suora e seminaristi che ci hanno accompagnato. E domani a scuola!
                                                                                          Don Andrea

 

 

Nessun commento

Aggiungi commento