Pellegrinaggio a Bologna del 10 maggio 2014

Il nostro viaggio alla scoperta di Bologna inizia con la Santa Messa al Santuario della Madonna di San Luca, posto sul Colle della Guardia: il porticato che parte da Porta Saragozza e che è il più lungo al mondo con i suoi quasi 4 km, è costituito da 666 archi. Gli ultimi sono intervallati da 15 cappellette che illustrano il mistero del rosario.

Pranzo al sacco e poi giù nel centro abitato. Bologna è un’antichissima città universitaria che ospita numerosi studenti che animano la sua vita culturale e sociale

Percorrendo i suoi famosi portici (ben 38 km nel solo centro storico) passiamo accant2014.05.10 Bologna-Basilica di Santo Stefano (4)o alla Torre Asinelli, che svetta insieme alla Garisenda al centro di una raggiera da cui dipartono le principali strade cittadine. Raggiungiamo infine piazza Santo Stefano, dalla quale si ha una visione d’insieme del suggestivo complesso detto “delle Sette Chiese”,  che comprende le facciate delle tre chiese del Crocifisso, del Sepolcro e dei Santi Vitale e Agricola.    Gli edifici presentano una certa omogeneità stilistica che ne fanno il monumento romanico più singolare ed interessante della città di Bologna, al cui interno vi è una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Pietre Vive di Santo StefanoA Santo Stefano ci aspetta una guida dell’Associazione Pietre Vive, un gruppo di volontari preparati che illustrano il Vangelo che è presente nell’arte. Laura ci guida attraverso un percorso antico e complesso che intreccia la spiritualità e la storia della città proprio in uno dei luoghi più cari ai bolognesi.

Riprendiamo poi il nostro percorso spostandoci verso il centro di Bologna e ci troviamo a Piazza Maggiore, ove sorgono maestosi edifici, come il Palazzo D’Accursio, sede del Comune, il Palazzo del Podestà, il Museo Civico e la Fontana di Nettuno, uno dei simboli della città.

Soprattutto domina la mole della basilica di San Petronio, la chiesa più rappresentativa di Bologna, la terza d’Italia, la cui fondazione risale giugno 1390.

La facciata incompiuta di San Petronio misura 60 metri di larghezza per 51 d’altezza, ed è divisa in due fasce orizzontali: quella inferiore, con le specchiature marmoree eseguite tra la fine del Trecento e gli inizi del Cinquecento, e quella superiore, con materiale laterizio a vista e dalimages profilo sfaccettato, che avrebbe dovuto consentire l’ancoraggio del rivestimento decorativo.

All’interno della basilica di San Petronio, si aprono tre ampie navate, che custodiscono preziosi tesori, tra cui due antichissimi organi, tra i più importanti in Italia e la meridiana più grande al mondo, tracciata nel 1655 dall’astronomo Giovanni Domenico Cassini.

Le tre navate  sono circondate da ventidue cappelle, una delle quali, la Cappella dei Re Magi, custodisce un prezioso affresco quattrocentesco, raffigurante Maometto all’Inferno, opera di Giovanni da Modena.

Le vie limitrofe sono le strade dello shopping, con attività commerciali di oggetti di design, alimenti tipici bolognesi e prodotti naturali, trattorie e osterie storicamente radicate nel tessuto urbano che affiancano eleganti ristoranti e caffè. Una città perennemente viva.

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