In cammino per Fatima e Santiago

Partiremo quindi in 38 pellegrini, da tre parrocchie della nostra città, San Pio X, la Sacra Famiglia e San Giuseppe! Un’esperienza per alcuni nuova, per altri già vissuta ma sempre inedita, perché rappresenta il desiderio di cercare la presenza di Dio dentro le tracce del suo passaggio. Di seguito, alcune parole che offrono il senso di questi giorni speciali:
IL DISTACCO: Farsi pellegrini significa lasciare da parte le cose di ogni giorno, rinunciare a oggetti e abitudini che nella ripetitività quotidiana si ritenevano indispensabili.
LA FATICA: Accanto alla scoperta del proprio limite e delle stanchezze, il pellegrino fa l’esperienza sorprendente di avere le energie necessarie per potercela fare.
LA COMPAGNIA: Il pellegrinaggio regala momenti di condivisione, che diventano occasione di conoscenza e di dialogo. È un’esperienza singolare di umanità e reciproca accoglienza.
LA MERAVIGLIA: Nel procedere da un luogo all’altro, il pellegrino impara a fermarsi; non è più un consumatore, ma un contemplativo. Sa riconoscere e apprezzare le cose, con vari sentimenti, incluso quello della gratitudine.
LA PREGHIERA: Nel pellegrinaggio, ovviamente, non manca, e spesso con una inaspettata rispondenza interiore. Portiamo anche le preghiere di altre persone della parrocchia.
L’AMICIZIA CON GESÙ: il pellegrinaggio aiuta a vivere un’esperienza profonda di Gesù, che va guardato e contemplato, perché, incrociando il suo sguardo, noi sperimentiamo tutta la simpatia che egli riversa su di noi.
Infine, questa è la preghiera di benedizione con cui la Chiesa saluta chi parte, con l’augurio di tornare con un cuore rinnovato.

Dio onnipotente e misericordioso,
tu provvedi a chi ti ama
e sempre e dovunque
sei vicino a chi ti cerca con cuore sincero;
assisti i tuoi figli nel pellegrinaggio
e guida i loro passi nella tua volontà,
perché, protetti dalla tua ombra nel giorno
e illuminati dalla tua luce nella notte
possano giungere alla mèta desiderata.

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