Giornata Missionaria Mondiale: Lì ad aspettare

Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, emigranti, gente strana, e noi… Eppure, c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte… magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l’America. Quello che per primo vede l’America. Su ogni nave ce n’è uno. E non bisogna pensare che siano cose che succedono per caso, no… e nemmeno per una questione di diottrie, è il destino, quello. Quella è gente che da sempre c’aveva già quell’istante stampato nella vita. E quando erano bambini, tu potevi guardarli negli occhi, e se guardavi bene, già la vedevi, l’America, già lì pronta a scattare, a scivolare giù per nervi e sangue e che ne so io, fino al cervello e da lì alla lingua, fin dentro quel grido, AMERICA, c’era già, in quegli occhi, di bambino, tutta, l’America. Lì, ad aspettare.
(Novecento, A.Baricco)

Il mese di ottobre, dedicato alla dimensione missionaria della Chiesa, trova la sua punta d’orgoglio in questa giornata. Infatti, fa pensare ai missionari, sacerdoti, religiose, famiglie, giovani, che sono andati lontano, forse per scelta, forse per un’occasione offerta, forse perché era il destino già scritto negli occhi da bambino. Ma fa anche pensare alla nostra comunità, che è missionaria nel nostro quartiere, e che ha la sfida di doversi fare vicino e accogliere chi si avvicina. Ringraziando anche il gruppo missionario delle nostre signore che si ritrovano ogni martedì, e al neonato gruppo Almas Misioneras, che ci spingono oltre confine. Precisamente un anno fa vi chiedevo di condividere il mandato missionario pregando davanti al Crocifisso, e anche oggi ve lo ripropongo: «Ecco il compagno indivisibile delle vostre fatiche apostoliche, il vostro sostegno nei pericoli e nelle difficoltà, il vostro conforto nella vita e nella morte; l’Amore della vostra vita».
Don Andrea

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