Come un Cenacolo: l’augurio dell’arcivescovo Mario ai cresimandi

«Tre cose sono avvenute nel Cenacolo. La prima è che Gesù ha attirato a sé lo sguardo dei discepoli, dicendo: “Non guardatevi gli uni gli altri per dire chi è il primo o il migliore. Guardate a me. Tenete fisso lo sguardo su di me, perché non c’è un amore più grande del mio”. Quindi, non la distrazione, non l’invidia e la concorrenza, ma volgere lo sguardo a Gesù, colui che è stato trafitto». Da qui l’interrogativo rivolto direttamente ai giovani: «Dove guardi tu?»
«Non guardate troppo internet, la televisione, non guardatevi troppo tra voi quasi per dire che gli altri sono migliori o vi fanno paura. Chi guarda a Gesù non ha paura né del mondo, né dei bulli né di quello che può capitare in futuro».
Poi, il secondo fatto avvenuto nel Cenacolo. «Gesù ha detto: “Io vi do la mia gioia e desidero che la vostra gioia sia piena. Imparate a sorridere, amici miei, imparate a seminare sorrisi, quando è bel tempo e quando piove, quando le cose sono facili e quando sono difficili.»
Infine, «la mano che offre aiuto».
«Gesù ha detto: “Io che sono il Signore ho lavato i piedi a voi, dunque, anche voi lavatevi i piedi gli uni gli altri, datevi una mano, mettetevi a servire, aiutate in casa, a scuola, in oratorio. Nessuno è troppo piccolo da non poter dare una mano: non devi vergognarti di quello che non sai fare, piuttosto offri quello che puoi dare. Non pensare di essere solo, guarda quanti sono disposti, intorno a te, a dare una mano».
Lo sguardo che si rivolge a Gesù, il sorriso, la mano tesa per aiutare, è ciò che vi raccomando. Quando pensate al dono dello Spirito, che avete ricevuto o state per ricevere, domandatevi che cosa opera in voi questo dono: vi porta nel Cenacolo. Come faranno i vostri amici a capire che siete stati nel
Cenacolo? Perché vedranno che siete capaci di guardare al Signore, di sorridere, di dare una mano. Tornando a casa, la gente capirà che avete ricevuto la cresima, perché siete capaci di ciò, perché non si perda la vostra strada e la vita sia vocazione. Questa è la vostra vocazione».

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