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Io corro per le Tue vie e Tu mi allarghi il cuore: la visita pastorale del nostro Arcivescovo Mario

 

 

 

 

Grazie di essere arrivato
O viaggiatore inaspettato
Tra tante case hai scelto questa
Oggi è un bel giorno e faccio festa
Ti puoi fermare qui da me
Divideremo quel che c’è
E quando è tempo partirai
E quando vuoi ritornerai
Se questo posto ti è piaciuto
Qui sarai sempre il benvenuto.

Comincia dunque in questa settimana la visita del nostro Arcivescovo Mario. Cos’è una visita pastorale? Certamente un modo personale di essere presente dentro il tessuto delle nostre parrocchie e della città, di partecipare alle nostre vicende. Lui, il vescovo, viene come pellegrino per le nostre vie. Infatti, lo vedremo non solo nelle comunità parrocchiali, ma anche in alcuni di quei luoghi dove la vita passa: l’ospedale Bassini, la casa di riposo Martinelli, il consultorio familiare, lo spazio del Pertini, ed altro. È per lui occasione di ascolto: giovani, malati, famiglie, sacerdoti, sportivi, consacrati, bambini, nonni, ed altri ancora. Recentemente, nella visita alla città di Milano, ha detto di sentirsi come quella donna del Vangelo di Luca (cap. 15) che cerca la moneta perduta, quel dettaglio bello che dà risalto e valore alla fatica. Così, infatti, commenta: «La visita pastorale ritrova la moneta perduta. Invita a riconoscere, dunque, nella città i germogli di una vita spirituale che è come un roveto ardente. Cerco e trovo i segni del Regno negli ospedali da campo che sono le parrocchie. Li trovo nelle storie di santità raccontate, nelle vite dedicate alla preghiera, nei carismi che hanno trovato qui il terreno adatto per produrre frutti. Cerco la presenza di Dio e l’inquietudine di coloro che non l’hanno trovato, in tanti fratelli uomini e donne pensosi. Anche questi sono segni del Regno. Cerco e riconosco la presenza di Dio nella passione educativa che anima oratori, scuole, movimenti, associazioni, e nelle persone che la vita ha messo a dura prova. Voglio condividere la gioia di queste scoperte».

Dunque, benvenuto al nostro Arcivescovo!

Programma della visita pastorale della visita pastorale Arcivescovo Mario

Parrocchia san Pio X – SABATO 2 DICEMBRE

Ore 15.00 incontro con scout (salone).
Ore 15.45 incontro con equipe familiare decanale (sala consigliare).
Ore 16.15 visita ai luoghi della parrocchia.
Ore 17.15 incontro con cresimandi e loro genitori (salone).
Ore 17.40 incontro con altri gruppi iniziazione cristiana (chiesa).
Ore 18.00 s. Messa.
Ore 19.30 CPP-CAEP-CdO (sala Paolo VI).
Ore 20.30 cena (salone) e saluto con CPP/ CdO/CAEP – educatori – gruppo cucina.
Altri appuntamenti con l’Arcivescovo:
Martedì 21 novembre: colloqui con sacerdoti e religiose/ cena con equipe sportiva/ h21.00 incontro con assemblea decanale.
Giovedì 23 novembre: h9.30 Ospedale Bassini / h 11.30 Pertini (Amministrazione comunale) / h15.00 Centro della Famiglia / h16.00 casa di riposo Martinelli / h19.30 giovani.
(preghiera+cena+confronto).
Sabato 2 dicembre ore 9.00-12.00, a Sant’Ambrogio: ritiro spirituale, incontro aperto a tutti

Verso Natale, nel segno del Presepe

Magari qualcuno sa dove si trova, e come ci si arriva: mi riferisco al paese delle cose nuove. Si, proprio quel paese dove ogni giorno c’è una novità, e tutti fanno la corsa per comprarla. Per esempio: la pentola che funziona senza fuoco; la penna che fa i compiti ai bambini svogliati; oppure il letto che si rifà da solo. In questo modo si sostituiscono continuamente gli oggetti di uso comune. Lì si aggirava per caso un vecchio, aveva ben 800 anni, e si dice che avesse già una bella età quando era nato: infatti il racconto della sua storia cominciava più di 1000 anni prima! Lui diceva: “vi do una buona notizia, antica più di 2000 anni!”. Ma nessuno gli faceva caso, anzi rispondevano così: “grazie, ma noi vogliamo solo notizie nuove e fresche di giornata”. E via di corsa, a comprare la dentiera che racconta le barzellette. Il vecchio rimase perplesso nell’assistere a questo spettacolo di corse e affanni e riprese la sua strada, lasciando dietro di sé delle orme luminose, dal riflesso di una stella. Si chiedeva: “chissà, magari un giorno gli uomini di questo paese si stancheranno di tante carabattole e seguiranno le mie orme, per cercare ciò che veramente l’anima desidera!”
Ecco, avrete certamente inteso che quel vecchio di 800 anni si chiama “presepe”, e racconta la nascita di Gesù, perfino più antica di lui. San Francesco d’Assisi volle realizzare il primo a Greccio nell’anno 1223: un segno di fede, come un’impronta di luce nel suo mondo pieno di ombre. Fu tanto consolante da diffondersi ovunque. Oggi ancora quel segno vuole parlarci, con dolcezza sapiente, e condurci al mistero della nascita del Signore, dal tempo di avvento fino al santo Natale. Queste settimane sono segnate per noi dalla tradizionale benedizione alle famiglie nelle case e dalla visita dell’arcivescovo. L’invito è questo: fare spazio al Signore Gesù nel segno del presepe. Ciascuno può realizzarlo con libertà e fantasia, purché sia il luogo dove la famiglia prega, non un estroso soprammobile. Accanto al presepe, la corona con le sei candele, una per ogni domenica, a ritmare l’attesa crescente. Vi chiedo anche di stampare una foto del vostro presepe e di portarla in chiesa, per essere esposta (con il vostro nome sul retro). Accompagniamo infine questi segni con la carità: andrà a sostegno di iniziative di solidarietà nel Vicariato di Pucallpa in Perù. Potremmo scoprire che nell’intimo della nostra casa il Signore ci parlerà, come una voce veramente nuova, mai sentita prima.
                                                                 Buon cammino di Avvento, don Andrea

Messaggio del Santo Padre Francesco per la VII Giornata mondiale dei poveri

«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)
La Giornata Mondiale dei Poveri, segno fecondo della misericordia del Padre, giunge per la settima volta a sostenere il cammino delle nostre comunità. È un appuntamento che progressivamente la Chiesa sta radicando nella sua pastorale, per scoprire ogni volta di più il contenuto centrale del Vangelo. Ogni giorno siamo impegnati nell’accoglienza dei poveri, eppure non basta. Un fiume di povertà attraversa le nostre città e diventa sempre più grande fino a straripare; quel fiume sembra travolgerci, tanto il grido dei fratelli e delle sorelle che chiedono aiuto, sostegno e solidarietà si alza sempre più forte. Per questo, nella domenica che precede la festa di Gesù Cristo Re dell’Universo, ci ritroviamo intorno alla sua Mensa per ricevere nuovamente da Lui il dono e l’impegno di vivere la povertà e di servire i poveri.
«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7). Questa Parola ci aiuta a cogliere l’essenza della nostra testimonianza. Soffermarci sul Libro di Tobia, un testo poco conosciuto dell’Antico Testamento, avvincente e ricco di sapienza, ci permetterà di entrare meglio nel contenuto che l’autore sacro desidera trasmettere. Davanti a noi si apre una scena di vita familiare: un padre, Tobi, saluta il figlio, Tobia, che sta per intraprendere un lungo viaggio. Il vecchio Tobi teme di non poter più rivedere il figlio e per questo gli lascia il suo “testamento spirituale”. Lui è stato un deportato a Ninive ed ora è cieco, dunque doppiamente povero, ma ha sempre avuto una certezza, espressa dal nome che porta: “il Signore è stato il mio bene”. Quest’uomo, che ha confidato sempre nel Signore, da buon padre desidera lasciare al figlio non tanto qualche bene materiale, ma la testimonianza del cammino da seguire nella vita, perciò gli dice: «Ogni giorno, figlio, ricordati del Signore; non peccare né trasgredire i suoi comandamenti. Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita e non metterti per la strada dell’ingiustizia» (4,5)

La prima confessione

Nelle domeniche 19 e 26 novembre alle ore 15.30, il gruppo di catechismo di IV elementare celebra la sua Prima Confessione, nei rispettivi turni. È un momento importante, dove scoprono insieme ai loro genitori, il valore del perdono divino e la forza della misericordia.

Sabatour a Soncino – 25 novembre 2023

– Ore 7.45 ritrovo – Ore 8.00 Partenza – Fermata ultimo autogrill ad Agrate.
Visiteremo con la guida: Santa Maria delle Grazie, il Borgo con le chiese di Santa Maria Assunta, San Giacomo e il Castello di Soncino (Rocca).
Pranzo: giropizza da “Adamo“, comprensivo delle bevande.
Pomeriggio: visita al Museo della Stampa dove fu stampata la prima Bibbia ebraica e
possibilità di acquisti di prodotti tipici.
– Ore 16.30 S. Messa alla Pieve di Santa Maria Assunta.
– Ore 18.00 circa ripartenza per Cinisello.
Costo: € 50 tutto compreso
Iscrizioni da sabato 4 novembre ed entro domenica 12 novembre o fino ad esaurimento posti

Verso la giornata Caritas

VERSO LA GIORNATA CARITAS

Domenica 5 novembre si celebrerà nella nostra diocesi la Giornata Mondiale dei poveri, dal titolo: “Stupiti dall’umanità di Gesù”.
Durante la messa delle ore 9.45 sarà dato il mandato della Carità. Sono quindi invitati: il gruppo Caritas, i gruppi missionari, i ministri dell’Eucaristia. Invitiamo inoltre tutta la comunità a partecipare con un gesto di carità, portando come offerta un litro di latte a lunga scadenza e/o un chilo di zucchero e prodotti per l’igiene personale. Grazie!

Laboratori creativi

LABORATORI CREATIVI

Pomeriggi di amicizia e creatività per dare vita a originali manufatti destinati ai mercatini natalizi, il cui ricavato sosterrà la Caritas parrocchiale. Ci si troverà dalle 15.30 alle 17.30 nelle domeniche 5, 12 e 19 novembre. Aperto ai ragazzi dalla 5° elementare alla 3° media.

Quattro voci missionarie

QUATTRO VOCI MISSIONARIE

Una serata di pioggia diventa straordinaria quando si riempie di racconti, storie vissute, posti lontani: così, mentre volge al termine il mese missionario, ne abbiamo ascoltate quattro, solo qualche dettaglio  , ma di buon sapore.
A seguire, qualche frase preziosa…

“Non importa dove sono stato. Ho cercato di servire offrendo, celebrando, spiegando e glorificando l’Eucarestia. L’ho fatto con i Maya che morivano di fame dopo decenni senza il Pane della vita, ho celebrato la Messa all’ombra di alberi tropicali nell’Africa orientale e ho usato un Messale Portoghese per concelebrare in Cina. Ho spiegato ogni parte della Messa, ogni volta che ce n’era bisogno. Ero felice di vedere le persone apprezzare il Dono di tutti i doni”

Padre Giuseppe Bragotti, comboniano

 

 

«Vivere in mezzo a loro (in Guinea Bissau) era il mio sogno! Grazie, signore! Con gioia ti ho donato la mia vita e tu ne hai fatto tuo strumento»

Suor Gianna Rosolin, missionaria dell’Immacolata

A 20 anni lavoravo a Sesto San Giovanni come meccanico, e alla sera mi davo da fare nel gruppo missionario di s. Ambrogio, per il Biafra. Poi ho capito che ilSignore non mi chiedeva solo la sera, ma tutta la vita. Sono partito con il Pime, e da 50 anni vivo in India, tra i poveri. Oggi è un paese che non vuole i missionari, mi hanno costretto a scegliere tra la cittadinanza italiana e quella indiana. Ho scelto quella indiana, e ora sono qui come immigrato con permesso di soggiorno. Mi dicono che sono matto, e io dico che sono matto per il Signore!

Fratel Enrico Meregalli, laico volontario del PIME

Nella mia parrocchia vivono 75 etnie diverse, con tanti problemi e contraddizioni. Ma all’occasione, compio dei viaggi missionari. Sono stato in Cambogia in estate. Un paese con pochissimi cristiani. Mi chiedo come fa unasocietà a vivere senza il Vangelo, senza il segno della croce. Ho attraversato questo paese e ho visto: i grandi palazzi e le palafitte dei poveri; i segni lasciati dalle bombe e dalle mine dei paesi occidentali; la gente che mangia, parla e scrive in modo tutto diverso da me. Bisogna viaggiare per imparare.

Don Alberto, parroco in San Pietro Martire (Crocetta)

Celebrazioni in memoria di tutti i Santi e dei defunti

CELEBRAZIONI IN MEMORIA DI TUTTI I SANTI E DEI DEFUNTI

1° novembre orario festivo: ore 8.00 – 9.45 – 11.00 – 18.00.
2 novembre: ore 8.30 – 18.00. Nei cimiteri della città: ore 15.00.

ADORAZIONE EUCARISTICA

Giovedì 2 novembre, nella memoria dei defunti, preghiamo con l’adorazione eucaristica, dalleore 9.00 alle 12.00, con la possibilità di confessarsi.