A Cinisello crescono dialogo e conoscenza

Un percorso di attenzione e di studio della realtà religiosa oltre i propri confini quella che ha maturato don Emilio Scarpellini, parroco di San Pio X in Cinisello Balsamo e che passo a passo, lungo il suo impegno pastorale, ha tradotto in varie iniziative sia per i giovani, sia per gli adulti fino a coinvolgere il Decanato dove ora si trova. Dal punto di partenza con l’approccio all’ebraismo nella comunità di Teschuvà, alla ricaduta di proposte e sollecitazioni a tutta la comunità con l’appoggio di personalità di studio sia dell’ambito ebraico, sia biblico, come pure ecumenico, fino all’attenzione alle problematiche islamiche, usufruendo anche di strumenti culturali quali mostre artistiche, viaggi e dialoghi su singole tematiche.

«Credo che il dialogo possa procedere non solo dentro proprie specifiche modalità, ma negli spazi dell’amicizia vera nel rispetto delle competenze e dei propri cammini, senza trascurare la conoscenza di cos’è una religione o una fede. Su questa base si sono via via costruite proposte alla comunità e all’intero Decanato. Quindi dal mondo ebraico all’attenzione alla realtà islamica, fino ai fraterni contatti con la Chiesa copta che è sul nostro territorio. Le proposte sono state e sono ancora variegate – spiega don Scarpellini – a partire da una serie di incontri di formazione biblica sull’Antico Testamento, in collaborazione con l’Associazione biblica della Svizzera Italiana, e la partecipazione di un rabbino e di Elena Lea Bartolini. Lo scorso anno abbiamo affrontato il Nuovo Testamento e ha partecipato anche la pastora Lidia Maggi; quest’anno punteremo su san Paolo e avremo certo l’apporto di voci di altre Chiese cristiane». La partecipazione è sempre cospicua agli incontri e vengono coinvolti i giovani da parte degli incaricati della pastorale giovanile del Decanato con incontri mensili a loro rivolti di formazione biblica. Senza timore di misurarsi su temi come Maria e la figura femminile nelle tre religioni cristiana, ebraica e islamica. Il clima è sempre quello del dialogo in cui le differenze sono poste non come impedimento alla collaborazione, ma come reciproca ricchezza.

Un’esperienza interessante è anche quella della «cappella biblica», un locale affrescato con scene e personaggi biblici, realizzato in collaborazione con monsignor Pierantonio Tremolada, rivolto a grandi e piccoli per stimolare pensieri ed emozioni per accrescere la conoscenza della fede.
«La Settimana di preghiera per l’unità la proponiamo a livello decanale e ci sarà un incontro nella chiesa di San Martino in Balsamo con la Chiesa copta. Vorremmo che l’attenzione e la vicinanza ecumenica alle altre realtà ecclesiali divenissero una costante pastorale», spiega il parroco di San Pio X, arricchendo le occasioni di gioco, di alcune festività o periodi liturgici che già si propongono durante l’anno ai giovani. Anche quest’anno, come già lo scorso, i cresimandi andranno il sabato della Settimana ecumenica a visitare la Chiesa copta per «respirare le differenze che poi devono dare solidità alla conoscenza della fede e a un cammino di comunione».
Per la ricorrenza dei 500 anni della Riforma, seguendo il principio per cui bisogna sempre arricchire la conoscenza, si mette in campo un incontro con monsignor Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca ambrosiana, ed Ernesto Borghi, biblista dell’Associazione Svizzera. In seguito sarà proposto un viaggio a Praga per conoscere le complessità culturali e religiose di quel Paese.(R.V.)

Vedi articolo su Avvenire 15/1/2017 Pag. G03

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