Il nostro pellegrinaggio a Roma – Terze medie

Siamo partiti per il pellegrinaggio a Roma lunedì 1 aprile alle 6 del mattino accompagnati da don Andrea, Silvia e Mattia. Dopo otto ore di viaggio infinite siamo finalmente arrivati alle catacombe di san Callisto e dopo una breve visita Giulia, Chiara e Giada hanno fatto amicizia con la guida Croata; successivamente abbiamo celebrato la messa. Arrivati dopo un’ora nello “splendido” hotel, è stata fatta una divisione “molto equa” nelle camere e abbiamo cenato, in seguito abbiamo giocato nel parcheggio dell’albergo e concluso con la consegna di braccialetti interscambiabili.
Don Giovanni ci ha spiegato che potevamo sganciarli e scambiarceli come segno di condivisione e amicizia nei giorni successivi. Alle 23:15 tutti a nanna (si fa per dire!).
Giorno 2 – sveglia traumatica ore 5:30, alle 6:30 eravamo già in viaggio in direzione Vaticano, dove abbiamo celebrato la Messa con l’arcivescovo Mario. Nonostante un po’ di sonno, abbiamo colto le parole dell’arcivescovo che ci incoraggiava a vincere le nostre paure, che è normale avere paura perché a volte ci si sente inadeguati, ma bisogna anche affrontarle, come ha fatto Pietro, che ha vinto la paura grazie all’incontro con Gesù e al suo amore. Subito dopo abbiamo trascorso un pomeriggio libero visitando vari luoghi: Castel sant’Angelo, Colosseo, fontana di Trevi, Altare della Patria, ecc., ci siamo furbamente forniti di cibo per il pranzo del viaggio del giorno dopo in un supermercato (idea rubataci da tutti gli altri) e siamo tornati in albergo per cena e giochi serali. Durante la preghiera siamo rimasti meravigliati dalla visione di una stella cadente, che ci ha regalato un momento magico…eravamo stremati, tutti a nanna!
Giorno 3 – Sveglia ore 6, ma stavolta colazione in albergo. Alle 7:30 ci mettiamo in viaggio per visitare la Basilica di San Paolo fuori le mura e in seguito San Paolo alle tre fontane, dove abbiamo celebrato la messa e fatto la foto di gruppo.
Ci rimettiamo in viaggio sperando di arrivare tardi per saltare la scuola il giorno dopo, ma alle 21 siamo arrivati sani e salvi (e delusi perché saremmo andati a scuola).
                                                                             Carlotta, Chiara, Giada, Giorgia, Giulia, Jacopo, Manuela

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