Vita comunitaria

Sussidio per la preghiera in famiglia per la III domenica di Quaresima

Terza di Quaresima, il sussidio per la preghiera in famiglia

Domenica 15 marzo, terza domenica di Quaresima, la Chiesa ambrosiana rinnova l’invito ai fedeli a pregare in famiglia, utilizzando l’apposito sussidio, curato dal Servizio diocesano per la Pastorale liturgica e intitolato Se siete discendenti di Abramo…

Il momento di preghiera potrebbe essere inserito ai margini della celebrazione eucaristica con l’Arcivescovo delle 11 trasmessa da Rai3.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di favorire la partecipazione alla vita della Chiesa, pur in questo momento del tutto eccezionale dettato dall’esigenza di tutelare la salute pubblica. In maniera certamente singolare, infatti, finora in Quaresima non siamo stati coinvolti nella liturgia della comunità se non a distanza.

La proposta di preghiera ci invita, a sedersi un attimo da soli o con i propri familiari a radunarsi intorno a un tavolo, per coltivare il desiderio di fare spazio a Dio. In questi giorni nei quali dobbiamo quasi azzerare – per il bene di tutti – i nostri contatti sociali Egli sembra quasi volerci stare più vicino e abitare con più evidenza le nostre case e i nostri cuori.

Prima di iniziare si scelgono una guida e un lettore. Si mette in mezzo al tavolo un Vangelo chiuso (preparando un segno su Giovanni 8,31) e tutti i propri smartphone. Dopo qualche istante di silenzio, si cerca sullo schermo la foto di una persona che ci vuole bene (dalla terra o dal cielo). Una persona a cui dobbiamo qualcosa e senza la quale oggi non saremmo quelli che siamo. In alternativa, si può anche prendere una foto cartacea. Dopo le preghiere proposte, l’ascolto del Vangelo della domenica di Abramo, alcune meditazioni e il canto, si appoggiano la foto (cartacea o digitale) sopra o vicino al Vangelo aperto: il Signore benedice (sempre!) le persone che abbiamo ricordato, le relazioni che noi suoi figli stabiliamo con ogni mezzo

Sussidio di Preghiera per i fedeli di rito romano

CELEBRARE E PREGARE IN TEMPO DI EPIDEMIA

Sussidio a cura dell’Ufficio Liturgico Nazionale – CEI

 

L’inedita impossibilità di celebrare in contesto assembleare l’Eucaristia – fonte e culmine della vita cristiana (cf. SC 10) –, non coincide con l’impossibilità di entrare in comunione con il Signore e il suo mistero di salvezza. Egli infatti imbandisce per il suo popolo la mensa del Pane di vita, ma anche quella della Parola, perché Cristo «è presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura» (SC 7). Assumendo la natura umana, Egli ha unito a sé tutta l’umanità e l’ha associata nell’elevare al Padre quell’Inno di lode perenne cantato nelle dimore celesti. La preghiera, in particolare quella della Liturgia delle Ore, è infatti autentico esercizio del sacerdozio di Cristo, nella lode e nell’intercessione per il mondo intero (cf. SC 83).
Per favorire un ascolto orante della parola di Dio, condotti per mano dalla liturgia della Chiesa e dal cammino dell’Anno liturgico, viene offerto questo sussidio, che di settimana in settimana si arricchirà di testi e riflessioni.
Ogni domenica verrà proposta una scheda per la preghiera e la riflessione personale o familiare in sintonia con la liturgia del giorno. Saranno inoltre offerti altri testi per la preghiera. Si suggerisce fin da ora di utilizzare la Liturgia delle Ore, usufruendo – se lo si ritiene opportuno – dell’App Liturgia delle Ore della CEI, scaricabile gratuitamente, che contiene tutti i testi e la possibilità dell’ascolto audio.

Leggi il sussidio

Preghiera per la liberazione dall’epidemia

 

PREGHIERA PER LA LIBERAZIONE DALL’EPIDEMIA

 

 

Dio Onnipotente ed Eterno, dal quale tutto l’universo riceve l’energia, l’esistenza e la vita, noi veniamo a te per invocare la tua misericordia, poiché oggi sperimentiamo ancora la fragilità della condizione umana nell’esperienza di una epidemia virale.

Noi crediamo che sei Tu a guidare il corso della storia dell’uomo e che il tuo amore può cambiare in meglio il nostro destino, qualunque sia la nostra condizione.

Per questo affidiamo a Te gli ammalati e le loro famiglie: per il mistero pasquale di Tuo Figlio dona salvezza e sollievo al loro corpo e al loro spirito.

Aiuta ciascun membro della società a svolgere il proprio compito, rafforzando lo spirito di reciproca solidarietà.

Sostieni i medici e gli operatori sanitari, gli educatori e gli operatori sociali nel compimento del loro servizio.

Tu che sei conforto nella fatica e sostegno nella debolezza, per l’intercessione della Beata Vergine Maria e di tutti i Santi medici e guaritori, allontana da noi ogni male.

Liberaci dall’epidemia che ci sta colpendo affinché possiamo ritornare sereni alle nostre consuete occupazioni e lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato.

In Te noi confidiamo e a Te innalziamo la nostra supplica, per Cristo nostro Signore. Amen.

Coronavirus. L’arcivescovo Mario prega la Madunina dalle terrazze del Duomo

Milano, 11 marzo 2020 – «O mia bela Madunina che te dominet Milan» «conforta coloro che più soffrono nei nostri ospedali e nelle nostre case»; «sostieni la fatica dei tuoi figli impegnati nella cura dei malati»; «infondi sapienza nelle decisioni», «aiutaci a rifiutare le immagini di un Dio lontano, indifferente, vendicativo»; «non permettere che noi ci dimentichiamo di coloro che soffrono vicino e lontano per l’assurdità della guerra, l’ingiustizia della miseria».

Il nostro Arcivescovo Mario è salito oggi pomeriggio alle 15.30 sulle terrazze del Duomo di Milano per rivolgere un’invocazione alla “Madunina”, la cui statua sormonta la guglia maggiore della Cattedrale.

In questi giorni, in cui tutte le celebrazioni sono sospese, per evitare il diffondersi del contagio da Coronavirus, l’Arcivescovo ha raccomandato ai fedeli di coltivare la preghiera personale recuperando il contatto con Dio, nonostante il digiuno eucaristico. Con questo momento d’intercessione l’Arcivescovo ha indicato una modalità con cui tenere viva la vita spirituale.

L’Arcivescovo invita in particolare i sacerdoti rettori dei santuari mariani della Diocesi, e tutti i fedeli a compiere singolarmente una preghiera simile.

La preghiera è stata registrata in un videomessaggio caricato sul canale YouTube del portale della diocesi www.chiesadimilano.it

Leggi il testo della preghiera

Caritas Decanale: Parole da convertire – 3a Domenica di Quaresima

TERZA  DOMENICA DI QUARESIMA :  ABRAMO ( GV8,31-59)

 DALLA  SFIDUCIA    ALL’ABBANDONARSI

 

“La fede è un dono gratuito di Dio che chiede l’umiltà e il coraggio di fidarsi e affidarsi, per vedere il luminoso cammino dell’incontro tra Dio e gli uomini, la storia della salvezza.”

PAPA FRANCESCO – UDIENZA GENERALE

Emergenza coronavirus – Comunicato del Vicario Generale

Le nuove disposizioni della Diocesi

A Seguito del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri datato 8 marzo 2020 vengono riportate le norme in vigore da oggi fino a nuovo provvedimento.
In particolare si sottolinea la sospensione delle celebrazioni esequiali (funerali), con l’invito a compiere la benedizione del sepolcro e i riti di sepoltura rispettando le distanze di sicurezza, la S. Messa esequiale potrà essere celebrata al termine dell’emergenza.
Norme anche per la celebrazione del sacramento della Confessione che deve avvenire in luogo ampio, evitando l’uso del confessionale, e rispettando la distanza di almeno un metro.
Le altre norme relative alla sospensione delle S. Messe con il popolo, la chiusura degli oratori, la sospensione degli incontri ed il mantenimento dell’apertura delle chiese, così come comunicato lo scorso 6 marzo, sono confermate.

don Walter MAGNI
Responsabile Ufficio Comunicazione – Arcidiocesi di Milano

Leggi il comunicato del Vicario Generale, monsignor Franco Agnesi (8 marzo 2020 ore 14.00)

 

Caritas Decanale: Parole da convertire – 2a Domenica di Quaresima

 

SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA: LA SAMARITANA (GV4,5-42)

  DALL’ INDIFFERENZA   ALL’ASCOLTO

 

“La fede nasce dall’ascolto. Dall’ascolto di Gesù è nata la fede della samaritana, dall’ascolto della samaritana è nata la fede della sua gente. E dalla fede procede la conoscenza, dalla conoscenza l’amore: questo è l’evento cristiano, mirabilmente riassunto nell’incontro di due persone assetate!”   COMUNITA’ DI BOSE

“Per annientare un uomo basta ignorarlo. L’indifferenza uccide. Ogni volta che esprimiamo disinteresse per la vita altrui, ogni volta che non amiamo, in fondo disprezziamo la vita. Non amare è il primo passo per uccidere; e non uccidere è il primo passo per amare”.  PAPA FRANCESCO – UDIENZA GENERALE

Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2020

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2020

«Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20)

 

Cari fratelli e sorelle!

Anche quest’anno il Signore ci concede un tempo propizio per prepararci a celebrare con cuorerinnovato il grande Mistero della morte e risurrezione di Gesù, cardine della vita cristianapersonale e comunitaria. A questo Mistero dobbiamo ritornare continuamente, con la mente  e con il cuore. Infatti, esso non cessa di crescere in noi nella misura in cui ci lasciamo coinvolgere dal suo dinamismo spirituale e aderiamo ad esso con risposta libera e generosa.

1. Il Mistero pasquale, fondamento della conversione

La gioia del cristiano scaturisce dall’ascolto e dall’accoglienza della Buona Notizia della morte e risurrezione di Gesù: il kerygma. Esso riassume il Mistero di un amore «così reale, così vero, così concreto, che ci offre una relazione piena di dialogo sincero e fecondo» (Esort. ap. Christus vivit, 117). Chi crede in questo annuncio respinge la menzogna secondo cui la nostra vita sarebbe originata da noi stessi, mentre in realtà essa nasce dall’amore di Dio Padre, dalla sua volontà di dare la vita in abbondanza (cfr Gv 10,10). Se invece si presta ascolto alla voce suadente del “padre della menzogna” (cfr Gv 8,45) si rischia di sprofondare nel baratro del nonsenso,sperimentando l’inferno già qui sulla terra, come testimoniano purtroppo molti eventi drammatici dell’esperienza umana personale e collettiva.

In questa Quaresima 2020 vorrei perciò estendere ad ogni cristiano quanto già ho scritto ai giovani nell’Esortazione apostolica Christus vivit: «Guarda le braccia aperte di Cristo crocifisso, lasciati salvare sempre nuovamente. E quando ti avvicini per confessare i tuoi peccati, credi fermamente nella sua misericordia che ti libera dalla colpa. Contempla il suo sangue versato con tanto affetto e lasciati purificare da esso. Così potrai rinascere sempre di nuovo» (n. 123). La Pasqua di Gesù non è un avvenimento del passato: per la potenza dello Spirito Santo è sempre attuale e ci permette di guardare e toccare con fede la carne di Cristo in tanti sofferenti.

2. Urgenza della conversione

È salutare contemplare più a fondo il Mistero pasquale, grazie al quale ci è stata donata la misericordia di Dio. L’esperienza della misericordia, infatti, è possibile solo in un “faccia a faccia” col Signore crocifisso e risorto «che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2,20). Un dialogo cuore a cuore, da amico ad amico. Ecco perché la preghiera è tanto importante nel tempo quaresimale. Prima che essere un dovere, essa esprime l’esigenza di corrispondere all’amore di Dio, che sempre ci precede e ci sostiene. Il cristiano, infatti, prega nella consapevolezza di essere indegnamente amato. La preghiera potrà assumere forme diverse, ma ciò che veramente conta agli occhi di Dio è che essa scavi dentro di noi, arrivando a scalfire la durezza del nostro cuore, per convertirlo sempre più a Lui e alla sua volontà.

In questo tempo favorevole, lasciamoci perciò condurre come Israele nel deserto (cfr Os 2,16), così da poter finalmente ascoltare la voce del nostro Sposo, lasciandola risuonare in noi con maggiore profondità e disponibilità. Quanto più ci lasceremo coinvolgere dalla sua Parola, tanto più riusciremo a sperimentare la sua misericordia gratuita per noi. Non lasciamo perciò passare invano questo tempo di grazia, nella presuntuosa illusione di essere noi i padroni dei tempi e dei modi della nostra conversione a Lui.

3. L’appassionata volontà di Dio di dialogare con i suoi figli

Il fatto che il Signore ci offra ancora una volta un tempo favorevole alla nostra conversione non dobbiamo mai darlo per scontato. Questa nuova opportunità dovrebbe suscitare in noi un senso di riconoscenza e scuoterci dal nostro torpore. Malgrado la presenza, talvolta anche drammatica, del male nella nostra vita, come in quella della Chiesa e del mondo, questo spazio offerto al cambiamento di rotta esprime la tenace volontà di Dio di non interrompere il dialogo di salvezza con noi. In Gesù crocifisso, che «Dio fece peccato in nostro favore» (2Cor 5,21), questa volontà è arrivata al punto di far ricadere sul suo Figlio tutti i nostri peccati, fino a “mettere Dio contro Dio”, come disse Papa Benedetto XVI (cfr Enc. Deus caritas est, 12). Dio infatti ama anche i suoi nemici (cfr Mt 5,43-48).

Il dialogo che Dio vuole stabilire con ogni uomo, mediante il Mistero pasquale del suo Figlio, non è come quello attribuito agli abitanti di Atene, i quali «non avevano passatempo più gradito che parlare o ascoltare le ultime novità» (At 17,21). Questo tipo di chiacchiericcio, dettato da vuota e superficiale curiosità, caratterizza la mondanità di tutti i tempi, e ai nostri giorni può insinuarsi anche in un uso fuorviante dei mezzi di comunicazione.

4. Una ricchezza da condividere, non da accumulare solo per sé

Mettere il Mistero pasquale al centro della vita significa sentire compassione per le piaghe di Cristo crocifisso presenti nelle tante vittime innocenti delle guerre, dei soprusi contro la vita, dal nascituro fino all’anziano, delle molteplici forme di violenza, dei disastri ambientali, dell’iniqua distribuzione dei beni della terra, del traffico di esseri umani in tutte le sue forme e della setesfrenata di guadagno, che è una forma di idolatria.

Anche oggi è importante richiamare gli uomini e le donne di buona volontà alla condivisione dei propri beni con i più bisognosi attraverso l’elemosina, come forma di partecipazione personale all’edificazione di un mondo più equo. La condivisione nella carità rende l’uomo più umano; l’accumulare rischia di abbrutirlo, chiudendolo nel proprio egoismo. Possiamo e dobbiamo spingerci anche oltre, considerando le dimensioni strutturali dell’economia. Per questo motivo, nella Quaresima del 2020, dal 26 al 28 marzo, ho convocato ad Assisi giovani economisti, imprenditori e change-makers, con l’obiettivo di contribuire a delineare un’economia più giusta e inclusiva di quella attuale. Come ha più volte ripetuto il magistero della Chiesa, la politica è una forma eminente di carità (cfr Pio XI, Discorso alla FUCI, 18 dicembre 1927). Altrettanto lo sarà l’occuparsi dell’economia con questo stesso spirito evangelico, che è lo spirito delle Beatitudini.

Invoco l’intercessione di Maria Santissima sulla prossima Quaresima, affinché accogliamo l’appello a lasciarci riconciliare con Dio, fissiamo lo sguardo del cuore sul Mistero pasquale e ci convertiamo a un dialogo aperto e sincero con Dio. In questo modo potremo diventare ciò che Cristo dice dei suoi discepoli: sale della terra e luce del mondo (cfr Mt 5,13-14).

Francesco

Roma, presso San Giovanni in Laterano, 7 ottobre 2019,
Memoria della Beata Maria Vergine del Rosario

Preghiera da recitare in Quaresima di J.M. Nouwen

Signore Gesù, inizia il tempo di quaresima.
Un periodo per stare con te in modo speciale,
per pregare, per digiunare,
seguendoti così nel tuo cammino verso Gerusalemme,
verso il Golgota e verso la vittoria finale sulla morte.
Sono ancora così diviso!
Voglio davvero seguirti,
ma nel contempo voglio anche seguire
i miei desideri e prestare orecchio alle voci
che parlano di prestigio, di successo, di rispetto umano,
di piacere, di potere e di influenza.
Aiutami a diventare sordo a queste voci
e più attento alla tua voce
che mi chiama a scegliere la via stretta verso la vita.
So che la Quaresima sarà un periodo difficile per me.
La scelta della tua vita dev’essere fatta
In ogni momento della mia vita.
Devo scegliere pensieri che siano i tuoi pensieri,
parole che siano le tue parole,
azioni che siano le tue azioni.
Non vi sono tempi o luoghi senza scelte.
E io so quanto profondamente resisto a scegliere te.
Ti prego, Signore: sii con me in ogni momento e in ogni luogo.
Dammi la forza e il coraggio di vivere questo periodo con fedeltà,
affinché, quando verrà la Pasqua, io possa gustare
con gioia la vita nuova che tu hai preparato per me. Amen

Caritas decanale: Parole da convertire

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA: LE TENTAZIONI (MT4,1-11):

DAI FALSI DEI ALL’UNICO DIO

“Facile, nei momenti di difficoltà, correre dietro al denaro e alla mondanità. La Sacra Scrittura ci mette in guardia contro le false speranze che il mondo ci presenta, smascherando la loro inutilità e mostrando l’insensatezza.
Gesù scaccia il demonio (“Vattene, Satana!”) in qualità di vincitore del male e delle tentazioni e lo fa attraversandoli, per essere in grado di avere compassione, di patire insieme a noi le nostre debolezze”:                                              PAPA FRANCESCO – OMELIA S.MARTA