Spesa dei carabinieri per il detenuto povero

Anche i carabinieri hanno bussato due volte. La prima per controllare una vecchia conoscenza rinchiusa agli arresti domiciliari, il giorno dopo per consegnargli quattro buste piene di generi alimentari acquistati a loro spese in un supermercato di Mirto Crosia, lungo lo Jonio cosentino.
I due militari hanno mostrato non solo l’altro volto della Legge, ma soprattutto il cuore che batte sotto le divise cui chiediamo aiuto quando ne abbiamo bisogno, trovando una porta aperta e una mano tesa.
Stavolta non c’è stato bisogno di chiedere nulla perché quando gli appuntati sono entrati nell’abitazione del detenuto si sono accorti dell’indigenza in cui sopravviveva assieme alla compagna e ai figli.
Forse è stato proprio lo sguardo spaurito dei piccoli a fare crollare l’ultimo debole muro, convincendo i carabinieri che potevano e dovevano fare qualcosa. Hanno completato i controlli di rito, annotato la presenza dell’uomo in casa, chiuso il verbale e raggiunto la vettura di servizio per tornare a lavoro.
Il giorno dopo, di buon mattino, si sono rincontrati raggiungendo il supermercato e comprando quello che poteva servire alla famiglia. Soprattutto ai bimbi.
Dopodiché hanno raggiunto la casa del detenuto, consegnandogli la ricca spesa. Tra cui due pacchi di caramelle. È stata la mamma dei bambini a rendere pubblico il caso con un post sui social: «Li ringrazio di vero cuore e ringrazio Dio che esistano ancora persone così umili.
Grazie al Comando dei Carabinieri di Mirto Crosia in particolare ai due appuntati».

di Domenico Marino

Fonte:      Avvenire del 9 settembre 2018                     (dalla rubrica “Dulcis in fundo”)

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