I missionari di speranza sono gente di primavera

L’Ottobre Missionario 2025 si inserisce nel contesto del Giubileo della Speranza, unendo la vocazione missionaria ad un messaggio di profondo rinnovamento e fiducia. Papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, invitava i cristiani ad essere “missionari di speranza tra le genti”, richiamando l’urgenza di agire in un mondo segnato da guerre, ingiustizie e cambiamenti climatici. La speranza cristiana, come sottolinea il Pontefice, non è un semplice ottimismo, ma una certezza salda radicata nella fede pasquale: la risurrezione di Cristo ha sconfitto la morte e ogni male. In virtù di questo, i battezzati sono definiti “gente di primavera”, chiamati a condividere la luce del Vangelo con tutti.
Nella Diocesi di Milano, l’annuncio missionario si concretizza sabato 25 ottobre con la Veglia Missionaria e la Redditio Symboli in Duomo a partire dalle 20.45. Durante l’evento, l’Arcivescovo conferirà il mandato missionario a coloro che si preparano a partire per diffondere il Vangelo in varie Chiese del mondo. La celebrazione sarà anche l’occasione per accogliere i sacerdoti e i consacrati che arrivano da altre parti del mondo per iniziare il loro servizio nella Diocesi di Milano.
Anche la nostra comunità mantiene viva l’attenzione per il mondo. In concreto, cosa facciamo? I nostri gruppi missionari sostengono alcune iniziative di carità, grazie alla vendita di manufatti artigianali e pranzi comunitari. Condividiamo una bella amicizia con le associazioni del Vispe e dell’Operazione Mato Grosso: ricordiamo che è possibile sostenere le loro opere con del lavoro concreto e fisico (una volta al mese circa un gruppetto di parrocchiani va a Badile a spaccare la legna). Siamo sospinti verso alcune frontiere, come Lampedusa e Trieste, dove avviene il passaggio dei migranti. Siamo sensibili alle figure spirituali missionarie, per esempio quest’anno abbiamo approfondito la conoscenza di una santa di origini africane, Giuseppina Bakhita.
Naturalmente accompagniamo le opere con la preghiera.
Altre frontiere, infine, aspettano di essere raggiunte: “un po’ più in là, si può!”.
Auguriamoci un buon mese missionario!

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