Chiamati alla santità

In questa domenica siamo chiamati a contemplare la santità.
Prima di farlo attraverso coloro che costituiscono la Chiesa del cielo, i santi e le sante, dobbiamo andare ancor più in profondità verso l’origine di ogni santità che è il Santo per eccellenza, Dio.
Dio è il Santo che rende possibile ogni forma di beatitudine. Egli non trattiene nulla in sé né per sé ma tutto offre di sé a noi suoi figli. E’ solo nella misura in cui comprendiamo questa meraviglia che possiamo intendere che cosa muove, poi, una vita alla scelta della santità, alla rinuncia di tanta logica mondana sbagliata e fuori dall’orizzonte della Creazione di Dio.
Oggi lasciamo davvero spazio al silenzio ed alla contemplazione per essere stupiti, meravigliati, commossi e rigenerati dal Santo che, dal Battesimo, vive dentro di noi e che solo chiede di lasciarGli spazio nel nostro cuore.
La storia ci insegna che i santi sono diventati tali proprio perché c’è stato un momento decisivo della loro vita in cui si sono fermati e hanno avuto il coraggio di aprire il loro cuore alla Verità; si sono domandati
quale strada avrebbe potuto portarli alla pienezza di gioia, una strada mai provata da loro fino a quel momento.
Molti santi arrivano da situazioni di vita davvero sgretolata, segnata dal peccato, da un peccato davvero forte, profondo, oppure, arrivano da una vita che ha tentato tante soluzioni per arrivare ad un po’ di gioia; queste molteplici soluzioni non hanno portato da nessuna parte se non ad un cammino contrario a quello vero e capace di portare alla felicità autentica. A quel punto si sono domandati: “chi potrà rendere
la mia vita luminosa, sensata, vera, piena, autentica?” Dentro questa domanda hanno compiuto un percorso in cui la risposta è stata per sempre trovata: Gesù il Signore. Tutti i santi hanno una comune
caratteristica: una volta incontrato il Signore, Lo hanno abbracciato, o meglio si sono fatti abbracciare da Lui e non Lo hanno più abbandonato. Il pensiero di Dio è entrato, liberamente e volontariamente, nel loro modo di essere.
La Sua presenza è stata talvolta sperimentata in maniera così forte da far loro comprendere quanto la vita, pur nella sua importanza, non avesse senso se staccata dalla profonda unità con il Signore e così, pur di non perdere questa unità, hanno preferito perdere la vita: i martiri.
Ecco, fratello e sorella, cosa ci offre la solennità di oggi: una vera e autentica ripartenza da Dio che nulla toglie se non ciò che sgretola la nostra vita e tutto dona per rendere questa vita santa ed eterna, come la Sua.
Buona solennità dei Santi!
                             don Emilio

Nessun commento

Aggiungi commento