Mese: Ottobre, 2025

Tra Noi 02/11/25 – Anno XXIX numero 37

  • Cio’ che noi fummo un dì voi siete adesso, chi si scorda di noi scorda sè stesso
  • Orari celebrazioni Tutti i Santi e Defunti
  • Racconto di un pranzo sorprendente a Crema
  • 29a giornata nazionale della colletta alimentare
  • Consiglio Pastorale Parrocchiale
  • Sabatour a Pandino, Palazzo Pignano e San Bernardino a Caravaggio
  • Adorazione eucaristica
  • Laboratorio creativo
  • Pranzo missionario
  • Mattina Insieme III elementare
  • Buoni scuola
  • S. Natale 2025 – Programma giornaliero visite alle famiglie dal 10 al 14 novembre
  • E altro ancora……leggi il notiziario completo

29a Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

Anche quest’anno il Banco Alimentare (che fornisce gran parte degli alimenti che il Centro Caritas parrocchiale distribuisce alle famiglie in difficoltà della nostra parrocchia) organizza una raccolta di generi alimentari presso i supermercati della zona nella giornata di Sabato 15 novembre. A tutti coloro  che faranno la spesa quel giorno sarà chiesto di donare generi alimentari di prima necessità per sopperire ai fabbisogni di persone in situazioni di difficoltà. L’impegno comune a favore delle persone in stato di bisogno è sempre più importante, come risulta anche dall’ultimo rapporto ISTAT, quindi anche a noi viene richiesta una partecipazione, sia come volontari che come donatori, che ci auguriamo possa essere generosa. Invitiamo perciò chi potesse dare un aiuto come volontario presso i supermercati della zona a comunicarlo entro Venerdì 7 novembre a Sergio Ubertone (tel. 347 7000914) specificando l’orario della propria disponibilità (minimo 2 ore continuative nell’arco della giornata). GRAZIE!

Cio’ che noi fummo un dì voi siete adesso, chi si scorda di noi scorda sè stesso

Oggi ci fermiamo per riflettere su questa giornata dedicata a chi non è più tra noi. Potremmo pensare che sia un’occasione troppo seria e malinconica per lasciare spazio ad una punta di sorriso: sarebbe bello che almeno un giorno all’anno i nostri nonni, zii, cugini – insomma quelle persone che ci sono state vicino – decidessero di fare un salto “dal cielo”, per farci sapere che non si annoiano! Immaginate i nostri defunti che dall’alto pensano: “Eccoli qua, ancora con quei fiori, quel crisantemo che è arrivato un po’ stinto!”. E noi che, sotto, cerchiamo di fare bella figura, sistemando la tomba e accendendo una candela.
Ma perché lo facciamo?
Per ricordare, per non far sparire nella nebbia del tempo chi ha vissuto, amato, magari sbagliato come noi, ma ci ha aiutato a diventare quello che siamo; per riflettere sulla vita e sulla morte, non come un tabù, ma come parte di un percorso umano. Per dire “grazie”, specialmente se non abbiamo avuto modo di dirlo in vita, con una preghiera, un pensiero, un gesto semplice.
Cosa possiamo fare allora?
Portare un fiore sulla tomba non è un’impresa titanica, ma un piccolo gesto di attenzione; dedicare un momento di silenzio, anche solo due minuti, dove togliamo gli auricolari della vita frenetica e ascoltiamo il sussurro del ricordo; raccontare un aneddoto a tavola, in famiglia.
E perché no: un sorriso pensando che, in cielo (o altrove), qualcuno ci guarda e pensa: “Finalmente si ricordano di me…”.
In conclusione: non è una festa allegra come una pizzata con gli amici, ma nemmeno un momento da evitare.
È un tempo buono, pacato, pieno di affetto e perseveranza.
Facciamolo nostro, con leggerezza e sincerità: ricordiamo, ringraziamo, speriamo.

Racconto di un pranzo sorprendente a Crema

Frontiera non è solo qualcosa che esiste sulla carta geografica, ma è un punto metaforico di incontro dove confrontarsi con la realtà e tentare di superare le divisioni attraverso il dialogo e la creazione di progetti che possano unire le persone. È ciò che abbiamo sperimentato al Sabatour del 18 ottobre alla Casa del Pellegrino a Crema: un luogo di ristorazione ma anche di inclusione. Il personale è costituito da ragazzi giovani che aderiscono al programma “Mai più da soli” e che costituiscono la cooperativa La Luce, con l’aiuto di volontari: un progetto pensato per aiutare ragazzi e ragazze con fragilità, provenienti da realtà differenti, che ogni giorno si mettono in gioco. Sara, Ikram, Fatima: ragazze sorridenti e disponibili che ci hanno accolto con gioiosità, perché per loro “Ogni tavolo è un abbraccio e ogni piatto una storia da assaporare”. Accanto si è sviluppato un altro progetto, “Insieme”, pensato per ragazzi con problematiche relazionali ed emotive, ragazzi invisibili, i cosiddetti Hikikomori. Viene così realizzato un laboratorio dove vengono creati bomboniere, centro tavola e altri oggetti decorativi, come lotta all’isolamento. Al termine della giornata ci poniamo un interrogativo: e noi cosa possiamo fare? Affrontare le nostre frontiere quotidiane regalando un sorriso, una gentilezza, un momento d’ascolto, una parola buona…Forse dietro l’angolo c’è qualcuno che aspetta proprio questo da noi.

Pranzo missionario

Ecco un’altra occasione per compiere un gesto di carità…mangiando, domenica 16 novembre. I nostri giovani tornano ai fornelli per offrirci un ricco menù che prevede aperitivo, risotto di zucchine speck e fonduta, crostoni con salsiccia e crescenza, tortino di patate e macedonia con gelato.Costo € 25 (€ 15 per i bambini sotto i 13 anni). Il ricavato sarà devoluto alla missione del Vispe in Burundi.

Per iscrizioni rivolgersi a Edo, Marta o Matteo entro il 12 novembre. Grazie!

 

Le RSA a Cinisello Balsamo: un servizio essenziale per il territorio

A cura dell’Equipe sociale e del lavoro – decanato Cinisello Balsamo

Le RSA a Cinisello Balsamo

Tra Noi 26/10/25 – Anno XXIX numero 36

  • Echi dalle “voci missionarie”
  • La Pace, all’alba
  • Orari celebrazioni Tutti i Santi e Defunti
  • Consiglio Pastorale Parrocchiale
  • Sabatour a Pandino, Palazzo Pignano e San Bernardino a Caravaggio
  • Pietro
  • Buoni scuola
  • Pranzo missionario
  • Laboratorio creativo
  • S. Natale 2025 – Programma giornaliero visite alle famiglie
  • E altro ancora……leggi il notiziario completo

La pace, all’alba

Martedì 21 ottobre l’Arcivescovo Mario ha celebrato la S. Messa nella nostra città, dedicandola alla Pace. Ci ha lasciato un pensiero di cui riportiamo alcuni passaggi:
«Nel mondo esistono attualmente 59 guerre in corso. Vuol dire che ci sono delle persone che si alzano presto al mattino e pensano “ora vado ad uccidere il mio nemico”; poi ci sono delle persone che si alzano presto al mattino e invece pregano perché questo non avvenga.
Allora vi lascio tre indicazioni da compiere:
Pregare per la pace: non vuol dire delegare a Dio il compito della pace, come a dire “pensaci tu”, ma diventare docili a Lui per realizzarla noi stessi;
Educare alla pace: siamo realisti, nella vita ci sono le differenze di opinione e i conflitti, ma si può imparare a gestirli con il dialogo, la comprensione, il lavoro insieme, con politiche di pace; Essere profeti di pace: vuol dire farsi voce dei deboli, contrastare i prepotenti, rimanere disarmati.La nostra presenza oggi all’alba ci ricorda che esistono al mondo miliardi di persone che vogliono vivere in pace, alcune le troviamo ogni giorno, magari sono stranieri provenienti da paesi in guerra, che si portano dentro le ferite del conflitto».

Echi dalle “Voci Missionarie”


Terza edizione della serata
: lo scopo è ascoltare quelle esperienze compiute da persone della nostra comunità, gente vicina di casa. Questo ci fa pensare che piccoli viaggi missionari sono accessibili a tutti e aiutano a cambiare il nostro modo di vivere.
La serata si è presentata molto ricca:
Roberto e Salvatore ci raccontano del Brasile, la missione con la comunità di suore del Vispe. Dietro i volti nelle foto ci sono storie di drammatica povertà. Ricordiamo che si può collaborare con attività di lavoro a Badile dove alcuni nostri parrocchiani vanno già un sabato mattina al mese (vuoi aggregarti?).
Silvia ci descrive l’intensità della visita al campo profughi di Cipro, accompagnati dai francescani. Un breve pellegrinaggio di servizio, che ha permesso incontri preziosi: “Non è stata una esperienza di poco conto, dal campo uscivamo ‘sporchi’ e contenti per quelle persone che ci aspettavano”.
Miriam e Carlo ci presentano l’opera curativa di Lorena e Gianandrea che accolgono i migranti della rotta balcanica medicando i piedi piagati, insieme ad un coraggioso gruppetto di anziani e ai “Fornelli resistenti”, che offrono cibo e vestiti, a partire dagli ultimi arrivati. “Per me tu ci sei! Vorrei essere una piccola luce nell’oscurità che incontri” dice Lorena. E già ci stiamo muovendo per prendere parte a questa esperienza anche qui da Cinisello Balsamo.
Marco e Laura raccontano la situazione di Lampedusa e portano la voce dei migranti, che in realtà sono poco visibili (per quanto numerosi, circa 40.000 in un anno). Ascoltiamo la testimonianza di chi li accoglie e se ne prende cura con gesti semplici. Incontriamo anche don Ciotti, per caso, che ci ricorda che la conoscenza rende consapevoli per assumerci delle responsabilità.
Tante belle voci, che si aggiungono all’invito dell’Arcivescovo Mario durante la veglia missionaria in Duomo: salutiamo così chi parte per terre lontane.
Li ringraziamo perché ci imparentano con il mondo.

S. Natale 2025 – Programma giornaliero visite alle famiglie dal 10 al 14 novembre

lun 10-nov Via Tiziano n. 5 scala 15A-15B-15C-16D
Via Cimabue         +     Via Giusti
Via Marconi 60 scala A
mar 11-nov Via Tiziano 5 scala 16E – 16F – 17G – 17H
Via Marconi 121/123 scala A sin + scala B sin
Via Marconi 60 scala B
Via Marconi 60 scala C
mer 12-nov Via Tiziano 5 scala 17I – 18L – 19M
Via Marconi 121/123 scala C dx + scala D dx
Via Marconi 60 scala D
Via Marconi 60 scala E
gio 13-nov Via Tiziano 5 scala 20N – 21O – 22P
Via Orchidee     +     Via Mimosa tutta     +     Via Viole n. 3 – 7 – 9
ven 14-nov Via Tintoretto    +    Via Baracca tutta
Via Marconi 60 scala G
Via Marconi 60 scala F