Sabatour a Venaria Reale del 23 novembre 2019

Sabato 23 Novembre abbiamo partecipato alla visita guidata della sei-settecentesca Reggia di Venaria Reale, grandioso complesso alle porte di Torino. Il progetto, di forte impatto scenografico, comprende il palazzo, il parco, i boschi di caccia e un intero borgo. La residenza nasce insieme ai giardini all’italiana e un gioco di sculture,  capolavoro dell’architettura e del paesaggio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 e aperto al pubblico nel 2007.
La Reggia di Venaria raccoglie al suo interno un lungo percorso di visita attraverso le sue maestose sale, diversi poli espositivi per mostre temporanee e importanti opere di arte contemporanea​.

Al nostro arrivo ci ha accolto una custode della reggia che ci ha fatti entrare, in attesa dell’arrivo delle guide: ci siamo divisi in 2 gruppi ed è iniziata la visita.
Dopo una breve introduzione riguardante la casa Savoia, di origine tedesca, le guide ci hanno condotto tra le varie stanze dove abbiamo ammirato dipinti e arredi provenienti da altri siti poiché gli originali hanno preso la via di Francia grazie a Napoleone.
L’edificio monumentale vanta alcune delle più alte espressioni del barocco universale, tra cui un magnifico salone opera di Juvarra, che ora si può affittare per cerimonie private.

Purtroppo il cielo non è stato clemente con noi, visto che ha piovuto per tutto il giorno; infatti non abbiamo potuto  passeggiare nei bellissimi giardini per non inzupparci, tuttavia li abbiamo apprezzati dalle finestre della reggia.
I giardini sono uno stretto connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, un inno alla natura e al paesaggio, infatti hanno vinto il premio per il Parco più Bello d’Italia 2019, nella categoria dei parchi pubblici, che premia i migliori parchi visitabili d’Italia.
Dopo il pranzo abbiamo partecipato al rosario nella chiesa di Sant’Uberto, considerata uno dei capolavori del barocco internazionale, anch’essa  progetto dell’architetto messinese Filippo Juvara.
Al termine siamo rientrati a Cinisello.
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