Sabatour a San Secondo, Soragna e Roccabianca (Parma) del 20 ottobre 2018

Rocca RossiLa Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense è stato un crocevia di illustri artisti rinascimentali che hanno affrescato le stanze con veri capolavori.
L’imponente apparato di affreschi è ancora oggi perfettamente conservato.
All’interno della Rocca si trovano tra le altre, la superba  Sala delle Gesta Rossiane e la Sala dell’Asino d’Oro, dove in 17 suggestivi riquadri viene rappresentato il famoso racconto di Apuleio.

Seconda nostra tappa è la Rocca Meli Lupi di Soragna, Rocca Meli Lupi Soragnaun maniero medievale, trasformato in elegante residenza nobiliare voluta dai feudatari di Soragna, i marchesi Bonifacio ed Antonio Lupi, e che viene trasformata nel secolo XVII in splendida e fastosa residenza dei Principi Meli Lupi, che ancor oggi ne sono proprietari e la abitano.
Nelle stupende sale, impreziosite da mobili e arredi secenteschi, si possono ammirare decorazioni e cicli pittorici; all’esterno è circondata da un grande parco romantico all’inglese con laghetto.

Al termine della visita partecipiamo alla S. Messa presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo, nota anche come santuario della Sacra Famiglia, che sorge nelle immediate vicinanze del Castello e al termine, invece dello shopping compulsivo di salumi (promesso da don Emilio), ci dirigiamo al Castello di Roccabianca, per completare il circuito dei castelli del ducato, anche questo dedicato   da Pier RoccabiancaMaria Rossi all’amata Bianca Pellegrini e sua residenza invernale, per la quale aveva già fatto edificare il Castello di Torrechiara.
A parlare dell’amante è l’intero maniero fin dallo stemma parlante proprio a Bianca dedicato: una torre su cui poggia un falco pellegrino, ai lati ha due bastoni da viandante con piccole borse appese.
Recenti restauri hanno messo in evidenza pregevoli decori a fresco e stemmi araldici nel porticato antistante la famosa Camera di Griselda, dove vi è la ricostruzione moderna del ciclo pittorico ispirato alla centesima novella del Decamerone di Boccaccio.
Sovrastano la struttura del Castello, possente e quadrata, il mastio e due torri angolari.

Nei sotterranei del castello sono visibili le cantine dove avveniva l’invecchiamento dei distillati e liquori tradizionali: la cantina col tempo è stata svuotata e trasferita in un’altra più idonea ma sono rimaste all’interno del castello diverse botti che testimoniano quel periodo.

All’interno del Casello vengono venduti i distillati della vicina azienda, così alla fine abbiamo potuto accedere al locale degustazione ed acquistare grappe, infusi, sciroppi e liquori particolari, prodotti secondo le classiche tradizioni artigianali legate al territorio.

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