Quaresima 2017 – Il messaggio di Papa Francesco

QUARESIMA 2017

La Quaresima è un nuovo inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. […]

La Quaresima è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla base di tutto c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo invitati ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità. In particolare, qui vorrei soffermarmi sulla parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro (cfr Lc 16,19-31). […] Il Vangelo del ricco e del povero Lazzaro ci aiuta a prepararci bene alla Pasqua che si avvicina.

La liturgia del Mercoledì delle Ceneri ci invita a vivere un’esperienza simile a quella che fa il ricco in maniera molto drammatica. Il sacerdote, imponendo le ceneri sul capo, ripete le parole: «Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai». […]

Solo tra i tormenti dell’aldilà il ricco riconosce Lazzaro e vorrebbe che il povero alleviasse le sue sofferenze con un po’ di acqua. I gesti richiesti a Lazzaro sono simili a quelli che avrebbe potuto fare il ricco e che non ha mai compiuto. Abramo, tuttavia, gli spiega: «Nella vita tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti».

Nell’aldilà si ristabilisce una certa equità e i mali della vita vengono bilanciati dal bene. La parabola si protrae e così presenta un messaggio per tutti i cristiani. Infatti il ricco, che ha dei fratelli ancora in vita, chiede ad Abramo di mandare Lazzaro da loro per ammonirli; ma Abramo risponde: «Hanno Mosè e i profeti; ascoltino loro». E di fronte all’obiezione del ricco, aggiunge: «Se non ascoltano Mosè e i profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti».

In questo modo emerge il vero problema del ricco: la radice dei suoi mali è il non prestare ascolto alla Parola di Dio; questo lo ha portato a non amare più Dio e quindi a disprezzare il prossimo.

La Parola di Dio è una forza viva, capace di suscitare la conversione nel cuore degli uomini e di orientare nuovamente la persona a Dio. Chiudere il cuore al dono di Dio che parla ha come conseguenza il chiudere il cuore al dono del fratello.

Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è il tempo favorevole per rinnovarsi nell’incontro con Cristo vivo nella sua Parola, nei Sacramenti e nel prossimo. Il Signore – che nei quaranta giorni trascorsi nel deserto ha vinto gli inganni del Tentatore – ci indica il cammino da seguire.

Lo Spirito Santo ci guidi a compiere un vero cammino di conversione, per riscoprire il dono della Parola di Dio, essere purificati dal peccato che ci acceca e servire Cristo presente nei fratelli bisognosi.

Incoraggio tutti i fedeli ad esprimere questo rinnovamento spirituale anche partecipando alle Campagne di Quaresima che molti organismi ecclesiali, in diverse parti del mondo, promuovono per far crescere la cultura dell’incontro nell’unica famiglia umana.

Preghiamo gli uni per gli altri affinché, partecipi della vittoria di Cristo, sappiamo aprire le nostre porte al debole e al povero. Allora potremo vivere e testimoniare in pienezza la gioia della Pasqua.

Dal messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2017

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Ecco allora alcune attenzioni e gesti concreti per questo cammino di conversione:

– PREGHIERA: ogni giorno riservare tempo alla preghiera personale; partecipare ad almeno una S. Messa feriale oltre a quella festiva, nonché alla Via Crucis del venerdì (a); meditare sulla Parola di Dio (sono disponibili in chiesa appositi libretti); accostarsi al Sacramento della Riconciliazione.

– DIGIUNO: osservare il magro tutti i venerdì di Quaresima e il digiuno il primo venerdì e il Venerdì Santo (b); esercitare sobrietà nell’alimentazione, nel bere, nel fumare, nel divertimento, nell’uso della televisione e dei mezzi di comunicazione; compiere gesti di rinuncia personale.

– CARITÀ: praticare gesti di attenzione quotidiana agli altri e gesti di carità concreta, destinando a questi il ricavato delle proprie rinunce.

(a) = nei venerdì di Quaresima, secondo il rito ambrosiano, non viene celebrata l’Eucaristia.

(b) = al digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno di età, all’astinenza o al magro coloro che hanno compiuto il 14° anno di età.

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