Pellegrinaggio a Concesio e Brescia del 4 ottobre 2014

In preparazione al pellegrinaggio a Roma in occasione della beatificazione di Paolo VI, si è voluto approfondire la figura di questo grande Papa recandoci a Concesio sabato 4 ottobre,   nei luoghi che hanno visto la crescita spirituale di Montini, partendo dalla Parrocchiale S. Antonino col fonte battesimale dove è stato battezzato, visitando poi la Casa Natale (era la casa di campagna perché la famiglia abitava in Brescia) e la vicina chiesa di San Rocco dove parecchie volte ha celebrato la Santa Messa.
Nel pomeriggio visita alla Basilica delle Grazie in Brescia dove Paolo VI officiò la prima Messa.

Il 21 giugno del 1963 rimarrà nella storia di Concesio; in quel giorno veniva eletto al soglio di Pietro il cardinale di Milano, Giovanni Battista Montini, alla sesta votazione di un conclave cominciato tre giorni prima per scegliere il successore di Giovanni XXIII.

Paolo VI è stato un papa trascurato, quasi dimenticato, ma pian piano la sua figura sta riemergendo.
Lo hanno chiamato il Papa del dubbio, ma in realtà Giovanni Battista Montini fu così moderno e intuitivo da apparire quasi in anticipo sui tempi e risultare incompreso agli uomini del suo tempo.
Portò a compimento il Concilio Vaticano II, aperto dal suo predecessore, con grande capacità di mediazione, aprendo fortemente verso i temi del Terzo mondo e della pace.
Ha abolito la tiara papale mettendola in vendita per aiutare, con il ricavato, i più bisognosi; tiarasoppresse, dopo quattro secoli, e non senza contestazioni da parte dei porporati più conservatori, l’indice dei libri proibiti.
E’ stato il Papa della lettera ”agli uomini delle Brigate rosse” (”Vi prego in ginocchio, liberate l’onorevole Aldo Moro, semplicemente, senza condizioni…”) E’ stato il Papa che ha aperto i Musei Vaticani all’arte contemporanea. Con lui nacque la Ostpolitik, per migliorare i rapporti con il mondo comunista. Al centro della sua opera la convinzione che la Chiesa non può vivere chiusa in se stessa, ma ha il dovere di immergersi nella realtà contemporanea.

Non fu facile mantenere l’unità della Chiesa cattolica; mentre da una parte gli ultratradizionalisti lo attaccavano accusandolo di aperture eccessive, se non addirittura di modernismo, dall’altra parte i settori ecclesiastici più vicini alle idee socialiste lo accusavano d’immobilismo.
atenagoraE’ stato il primo papa dei tempi moderni a visitare tutti i cinque continenti: particolarmente significativo fu il suo primo viaggio, in Terrasanta nel gennaio 1964. Per la prima volta un pontefice viaggiava in aereo, e tornava nei luoghi della vita di Cristo. In occasione di questa visita abbracciò il patriarca ortodosso Atenagora I. Il rapporto tra i due portò a un riavvicinamento tra il cristianesimo ortodosso e il cattolicesimo

Lasciò un testamento che fu reso noto all’indomani della morte, l’11 agosto. In esso egli confida le sue paure, la sua esperienza di vita, le sue debolezze, ma anche le proprie gioie per una vita donata al servizio di Cristo e della Chiesa.
Fisso lo sguardo verso il mistero della morte, e di ciò che la segue, nel lume di Cristo, che solo la rischiara. […] Ora che la giornata tramonta, e tutto finisce e si scioglie di questa stupenda e drammatica scena temporale e terrena, come ancora ringraziare Te, o Signore, dopo quello della vita naturale, del dono, anche superiore, della fede e della grazia, in cui alla fine unicamente si rifugia il mio essere superstite? […] E sento che la Chiesa mi circonda: o santa Chiesa, una e cattolica ed apostolica, ricevi col mio benedicente saluto il mio supremo atto d’amore […] ai Cattolici fedeli e militanti, ai giovani, ai sofferenti, ai poveri, ai cercatori della verità e della giustizia, a tutti la benedizione del Papa, che muore »

260px-Montini_tombaChiese un funerale sobrio, senza riti particolari. La sua bara fu semplicissima, senza decori, di legno chiaro, deposta a terra sul sagrato di Piazza San Pietro; sopra di essa, un Vangelo aperto e sfogliato dal vento.

Fu la prima volta che un funerale di un Pontefice si svolse con un rito così sobrio. Sarà lo stesso per i suoi due successori, i quali non mancheranno di richiamarsi a Paolo VI e citarlo come loro guida spirituale nell’esercizio dell’attività pontificale.

2014.10.04 ConcesioSchiacciato tra i grandi pontefici delle masse come Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, Paolo VI si distinse per il suo comportamento pacato e signorile; uomo colto e profondamente spirituale, umile e riservato, di grande e ricca umanità, diplomatico e politico avvezzo all’equilibrio e al dialogo paziente, uomo dalla spiritualità tormentata, papa Montini non poteva forse esser pienamente apprezzato nel clima  carico d’emotività, della società e cultura di massa.

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