Asilo in casa di riposo. Esperimento vincente.

«L’incontro tra i giovani e gli anziani è il futuro di un popolo». Così, nel settembre 2014, il Papa aveva esclamato incontrando i nonni nella festa intitolata “La benedizione di una lunga vita”. A Seattle, negli Usa, fanno da tempo secondo l’invito di Francesco, con una scuola materna all’interno di una casa di riposo. A Providence Mount St Vincent, per cinque giorni alla settimana, 125 bambini tra i tre e i cinque anni giocano e imparano accanto a 400 nonni acquisiti con un’età media di 92 anni. È l’accoppiata è un successo, nella città americana c’è una lunga lista di attesa per accedere all’asilo. Il progetto segue il metodo educativo dell’Intergenerational Learning Center, con alcune attività comuni tra bambini e anziani: musica, danze, arte, ascolto e narrazione. In altri momenti semplicemente passeggiano, chiacchierano e si fanno compagnia. Poi mangiano insieme. Tutto in modo intergenerazionale: i bambini godono delle attenzioni dei nonni, accettandoli con i loro acciacchi, mentre gli anziani si sentono di nuovo utili, ritrovando l’entusiasmo e la gioia di vivere.
L’inizio di questa speciale scuola materna risale al 2011 e nel frattempo ha collezionato diversi premi. L’anno scorso, il regista Evan Briggs ne ha addirittura raccontato la storia nel documentario Present perfect. «Abbiamo notato – ha spiegato – una vera trasformazione degli anziani. Prima dell’arrivo dei piccoli, gli ospiti della casa di riposo sembravano “addormentati”. Era uno spettacolo deprimente. Non appena sono arrivati i bimbi, hanno ricominciato a vivere».

di Stefano Pasta

Fonte: Avvenire del 3 maggio 2016                (dalla rubrica “Dulcis in fundo”)

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